Il sorriso di Sara Viva Sorge, si è spento per sempre. Da quel terribile 15 febbraio, giorno in cui l'infermiera di San Vito dei Normanni in Puglia perse la vita, a seguito di un terribile incidente stradale mentre rientrava a casa dopo due turni massacranti in ospedale, i suoi familiari non si danno pace.
Il post
Il fratello Flavio Viva Sorge poche ore fa ha affidato a Facebook tutta la sua rabbia e la sua frustrazione per una tragedia che, forse, si sarebbe potuta evitare.
«E’ passato un mese
Flavio è un fiume in piena: «L’inesperienza di mia sorella non ha però fermato l’istituto in questione dal sottoporla a ritmi di lavoro massacranti - continua a scrivere - e ad arrivare a gestire 28 degenti in una notte. Ma tanto si sa, i novellini appena arrivati sono carne da macello in queste realtà ospedaliere, che sono tanto attente alla salute dei pazienti, ma non a quella dei dipendenti. Questo post ha la funzione di denuncia sociale nei confronti della situazione in cui versano medici e infermieri, affinché, nel futuro, un’altra vita o un’altra famiglia come la nostra non venga distrutta».
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