Succede a Brindisi, all'ospedale Perrino dove la caposala del reparto di Anotomia e Istologia patologica si fa fotografare mentre ricuce un cadavere: «Io come una sarta», recita il post. Una foto - risale al 1° maggio scorso - che suscitato diversi commenti molti dei quali negati visto che l'operazione di ricucitura che sta effettuando la caposala sul cadavere sottoposto ad autopsia non lasciano nulla all'immaginazione.
Il direttore generale della Asl Br
«Prendo atto stamani, dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno, di un grave e negligente comportamento attribuito ad una dipendente della Asl Brindisi e risalente a diversi mesi fa, da quanto si apprende, al primo maggio di quest'anno». Chi parla è Maurizio De Nuccio, direttore generale della Asl, in merito alla notizia della foto postata sui social da Isabella Greco, mentre ricuce un cadavere sottoposto ad autopsia, caposala del reparto di Anotomia e Istologia patologica dell'ospedale Antonio Perrino del capoluogo.
«L'azienda prende le distanze da ogni azione individuale che ne comprometta l'integrità e allo stesso tempo non può restare indifferente rispetto a questi episodi, che vanno tuttavia accertati e approfonditi.
Ordine die medici
Una scelta criticata dal presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici nell'articolo del Corriere: «L'argomento è parecchio scivoloso e non so dire se a una caposala sia consentito o meno eseguire la sutura di una salma in obitorio. Resta il fatto che le foto scattate con la faccia sorridente davanti al cadavere mi sembrano comunque un'offesa al decoro della professione infermieristica, oltre un gesto di pessimo gusto. Per cui l'Ordine degli infermieri potrebbe anche avviare un procedimento disciplinare».