
Non è un film, ma la realtà di tanti ragazzi pordenonesi. Sono i dati a dirlo. E la storia di Sara è la fotografia indelebile. «Un sabato ricorda sono arrivata a scolarne dieci di shottini. Poi ha fatto per alzarsi dallo sgabello sul quale era seduta e, dopo un primo tentennamento, è caduta in avanti. «Qualche giorno dopo, a scuola, un mio compagno di classe mi ha raccontato che ho rischiato di finire in coma etilico. Mentre ero distesa a terra, in bagno, tra l'apprensione di chi mi stava vicino e di chi mi guardava con aria sprezzante, ho vomitato per ore». Tutto era stato documentato dallo stesso compagno di classe con il telefonino. Impossibile, a quel punto, per Sara, cercare di fare ancora la «grande». Anzi. «L'ho supplicato di non diffondere quel video in rete. Ho pensato subito ai miei genitori, al grande dispiacere che avrei dato loro». Il primo bicchiere? A 14 anni...
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