Un'azienda australiana di carne sintetica, la Vow, ha creato una polpetta di mammut. Gli scienziati, partendo da una sequenza di Dna dell'animale estinto 10mila anni fa, sono riusciti a ricrearne in laboratorio la carne, per poi farne una polpetta. Un'idea bizzarra, ma che in realtà ha un obiettivo più alto: quello di mostrare al mondo le potenzialità della carne sintetica come alternativa alla macellazione degli animali, ma anche all'allevamento intensivo su larga scala, che incide anche sul riscaldamento globale. E la scelta del mammut non è casuale: si ritiene, infatti, che l'animale si sia estinto proprio a causa della caccia umana e dell'innalzamento delle temperature dopo l'ultima era glaciale.
Polpetta di mammut ricreata dagli scienziati
Ma che sapore ha questa polpetta di carne di mammut? Sorprendentemente, non lo sa nessuno. Gli scienziati, pur essendo convinti che sia deliziosa, ritengono che potrebbe essere dannosa per la salute, se non addirittura mortale. «Non abbiamo visto questa proteina per migliaia di anni - ha spiegato il professor Ernst Wolvetang dell'Australian Institute for Bioengineering in un'intervista a The Guardian - quindi non abbiamo idea di come reagirebbe il nostro sistema immunitario quando la mangiamo».
La carne di mammut è stata "resuscitata" partendo da una proteina contenuta nel Dna dell'animale, colmando le lacune tramite il materiale genetico di un elefante (l'animale vivente più vicino).
Scientists resurrect the flesh of mammoths to make a meatball https://t.co/s7CYv164hY
— Daily Mail Online (@MailOnline) March 28, 2023
Con questa provocazione gli scienziati vogliono dimostrare che la carne sintetica (detta anche carne coltivata) ha un impatto ambientale minore rispetto a quella di allevamento. «Abbiamo scelto il mammut lanoso perché è un simbolo della perdita di diversità e un simbolo del cambiamento climatico», ha affermato Tim Noakesmith, co-fondatore di Vow.
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