Giambruno, Pier Silvio Berlusconi: «Subito dopo Striscia ho parlato con Meloni. Ascolti sono saliti dopo il cambio marcia»

Parla l'ad di Mediaset: "I rapporti con il governo non cambiano, piaccia o non piaccia Ricci è Ricci"

Giambruno, Pier Silvio Berlusconi: «Subito dopo Striscia ho parlato con Meloni, le ho espresso il mio dispiacere»
Giambruno, Pier Silvio Berlusconi: «Subito dopo Striscia ho parlato con Meloni, le ho espresso il mio dispiacere»
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Mercoledì 29 Novembre 2023, 17:24

Andrea Giambruno, Giorgia Meloni e Antonio Ricci. «Ho prima sofferto e poi sorriso sulle dietrologie legate ai fuorionda di Striscia: Ricci è Ricci, piaccia o non piaccia, non penso che i rapporti con il governo possano cambiare per la vicenda legata a Striscia, Ricci è Ricci»: lo ha detto Pier Silvio Berlusconi (ad di Mediaset) in un incontro con la stampa nella sede Mediaset, rispondendo a una domanda sui rapporti con il governo.

Pier Silvio Berlusconi e il caso Giambruno

«Assolutamente sì, ho parlato subito con il nostro presidente del Consiglio con cui ho un ottimo rapporto, le ho espresso il mio dispiacere e così è, sono molto dispiaciuto a livello umano», ha proseguito Berlusconi jr.

 

«Io sono super fan di Fiorello oltre che suo amico.

Ho dei bellissimi ricordi di quando eravamo ragazzi». Viva Rai2!, il programma che conduce insieme a Fabrizio Biggio «è un prodotto freschissimo e bello» e va in onda in «una fascia oraria molto anticipata, cioè va in onda presto presto, non credo che provare a fargli concorrenza sarebbe un gioco giusto. Cioè il gioco non varrebbe la candela. Spenderemmo molto e non riusciremmo comunque a batterlo. Quindi secondo me non avrebbe un grande senso», ha poi spiegato Pier Silvio parlando della concorrenza.

Gli ascolti

«Abbiamo degli ottimi risultati in termini di ascolto, che non sono una novità dell'ultima stagione e dell'anno, ma partono da un lavoro in cui abbiamo veramente cambiato marcia tra il 2020 e il 2021»: lo ha detto Pier Silvio Berlusconi, ad del gruppo Mediaset, incontrando la stampa a tre mesi dall'avvio della stagione. «Sono orgoglioso del lavoro fatto da Mediaset perché il 2020 è stato un anno in cui tutti broadcaster hanno avuto paura e noi - ha proseguito l'ad - siamo riusciti a reagire con un cambio di passo, alzando il livello di offerta a livello qualitativo e quantitativo». 

Ma «quanto è dura - ha sottolineato Berlusconi -, da editore italiano stiamo per chiudere uno degli anni più complicati della storia. La settimana scorsa abbiamo approvato il bilancio dei primi 9 mesi che è oggettivamente ottimo, ma è stata dura, oggi è davvero complicato il battlefield della competizione per gli editori». «A pochi mesi da inizio anno - ha rivelato - ci mancavamo 90 milioni di euro sull'anno prima, così abbiamo iniziato a lavorare in maniera decisa, siamo quotati in Borsa e dobbiamo fare risultato e Mediaset ha risposto alla grande, ho mostrato al consiglio la scorsa settimana le azioni messe in atto che pareggiavano i mancati ricavi, da meno 90 siamo arrivati a un pareggio, a un 91 milioni di euro di impatto positivo sul bilancio. Siamo tornati ai livelli di prima con un lavoro pazzesco». «Non è un lavoro semplice dopo anni di concorrenza delle piattaforme, di un mercato pubblicitario complicato, abbiamo dovuto cercare l'efficienza ovunque, rimodulare il mix del palinsesto, lavorandoci in maniera diretta e sono soddisfatto, noi investiamo tantissimo in prodotto e abbiamo trovato un mix con Canale 5 con grandissimi prodotti di intrattenimento e fiction, Rete 4 che va sull'informazione e ci ha consentito di mantenere la nostra squadra di giornalisti senza ricorrere mai a licenziamenti, Italia 1 con elementi come Le Iene che ha un palinsesto unico che fa risultati unici».

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