Zelensky: «Siamo molto grati all'Italia, felice di accogliere Giorgia Meloni a Kiev»

Il presidente ucraino: «Con la Russia non ci sono compromessi, non abbiamo paura»

Zelensky: «Siamo grati all'Italia, felice di accogliere Giorgia Meloni a Kiev»
Zelensky: «Siamo grati all'Italia, felice di accogliere Giorgia Meloni a Kiev»
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Domenica 19 Febbraio 2023, 20:47

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato oggi i giornalisti italiani a Kiev. È stata l'occasione per parlare dell'imminente incontro con il premier Giorgia Meloni: «Ci siamo appena visti a Bruxelles e sono felice di accoglierla in Ucraina - riporta il Corriere della Sera -. L'attendevamo da tempo a Kiev». Zelensky ha elogiato il comportamento del nostro Paese nel corso dell'ultimo anno: «Sin dall'inizio della guerra l'Italia del governo di Mario Draghi aveva scelto di sostenerci, un passo importante con un ruolo decisivo del vostro Paese per accettare l'Ucraina quale pieno membro dell'Unione Europea. E oggi la cosa procede bene. Infatti, con Giorgia avevo avuto alcune lunghe telefonate molto cordiali subito dopo la sua nomina a premier e avevo notato che si muoveva nel senso della continuità».

«Grato all'Italia»

«Sono molto grato all'Italia per la scelta di mandarci armi sia per la difesa antiaerea che per le artiglierie, le decisioni di principio sono state prese: noi si aveva insistito particolarmente di avere armi per garantire la difesa delle nostre infrastrutture energetiche.

Non so con precisione quando arriveranno quelle armi», ha aggiunto. Zelensky poi ha spiegato: «Noi, comunque, ci attendiamo la piena cooperazione dell'Europa e siamo certi che ne diventeremo membri, anche perché noi stiamo ripulendoci dai nostri oligarchi e dalla corruzione interna. Dopo la guerra, potremmo anche scoprire che ci sono più oligarchi in Italia che non in Ucraina. Sto facendo passare leggi speciali contro gli oligarchi locali».

Zelensky: «Con la Russia non ci sono compromessi, non abbiamo paura»

Al Tg1 il presidente ucraino ha dichiarato: «I russi non possono più andare oltre, non sono potenti come erano prima, ora siamo molto più forti di loro, noi sappiamo che se perdiamo, perdiamo tutto , le case, i figli, i genitori. Quindi per noi non importa se è un'invasione vecchia o nuova. Dopo quello che è accaduto il 24 febbraio dello scorso anno non ci sono altri compromessi, è stato violato il diritto internazionale, tutto quello che di umano poteva esserci è stato violato. Noi non abbiamo paura di loro. Nessuno ha paura di loro, e non sta andando secondo i loro piani».

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