22enne scomparso trovato morto:
indagini sul movente del suicidio

22enne scomparso trovato morto: indagini sul movente del suicidio
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 5 Settembre 2018, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 13:13
MARCIANISE - Meno di ventiquattro ore dopo il ritrovamento a Marcianise, in un casolare abbandonato, del corpo senza vita del 22enne MarioPio Zarrillo, suicidatosi con un colpo di pistola alla testa, resta il mistero sul movente del tragico gesto. Il cadavere del giovane è stato rinvenuto in un casolare disabitato di via San Francesco, a poca distanza dal punto in cui aveva parcheggiato la macchina del padre la sera di venerdì 31 agosto, ultimo momento in cui è stato visto in vita; le telecamere della videosorveglianza comunale lo hanno infatti ripreso mentre si allontanava a piedi con lo zaino sulla spalla, poi più nulla.

Da quanto emerso ieri, il 22enne non ha fatto molta strada, in quanto si è rifugiato nel casolare ed è lì che si sarebbe tolto la vita sparandosi un colpo alla testa con la Beretta - ritrovata accanto al corpo - che che aveva acquistato legalmente per uso sportivo a Teano, probabilmente il giorno stesso della scomparsa. Il medico legale che ieri ha fatto un primo esame esterno, ha stabilito che il decesso risaliva a qualche giorno addietro; sarà l'autopsia a fare ulteriore chiarezza sull'esatto momento della morte. I carabinieri della compagnia di Marcianise non hanno poi avuto conferme su eventuali forme depressive cui fosse afflitto il ragazzo, né su eventuali problemi sentimentali o legati al lavoro. Il 22enne lavorava fino a due mesi fa presso una casa famiglia di San Prisco e non aveva mai dato problemi; non aveva precedenti penali e frequentava un normale gruppo di amici.

Si cerca di capire anche cosa ci fosse di vero rispetto a quanto raccontato da un amico di MarioPio, secondo cui quest'ultimo gli aveva confidato di aver paura per «aver visto qualcosa che non doveva vedere». Di certo fino a ieri tutti credevano che il 22enne fosse ancora vivo e si fosse allontanato volontariamente, anche gli stessi carabinieri che guidati dal comandante della compagnia Marco Busetto hanno fatto irruzione nel casolare sperando in un lieto epilogo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA