Sparò e uccise col fucile il ladro sorpreso a rubare nel suo ristorante: Mario Cattaneo assolto anche in Appello

Sparò e uccise col fucile il ladro sorpreso a rubare nel suo ristorante: Mario Cattaneo assolto anche in Appello
Sparò e uccise col fucile il ladro sorpreso a rubare nel suo ristorante: Mario Cattaneo assolto anche in Appello
di Redazione web
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Giovedì 11 Aprile 2024, 16:27

La corte d'Appello di Milano ha assolto Mario Cattaneo, l'oste di 73 anni di Casaletto Lodigiano (Lodi), accusato di eccesso colposo di legittima difesa per aver ucciso sparandogli con un fucile uno dei ladri che la notte del 10 marzo 2017 aveva sorpreso a rubare nel suo locale. La sentenza di secondo grado conferma quella del Tribunale modificando l'assoluzione con la formula «perchè il fatto non costituisce reato».

L'assoluzione

La Corte, presieduta da Francesca Vitale con a latere i giudici Giusy Barbara e Stefano Caramellino, ha assolto con una formula diversa rispetto a quella del Tribunale di Lodi e ha citato gli articoli della legge, modificata, sulla legittima difesa in quanto non condivide l'ipotesi dell'incidente. Come si evince: si ritiene che l'oste abbia sparato per difendere i suoi familiari, soprattutto i suoi nipotini di 2 anni e 2 mesi, e i suoi beni da un pericolo che ha mal valutato per lo stato di turbamento dovuto alla sua età, al fatto che fosse notte e al luogo isolato in cui si è svolta la vicenda in cui è morto uno dei ladri.

E che i giudici non credano alla ipotesi del colpo accidentale lo si deduce pure dal fatto che hanno chiesto la trasmissione degli atti ai pm per falsa testimonianza del figlio e della moglie dell'oste, Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.

«È arrivata la fine di un incubo. Dopo sette anni siamo riusciti ad arrivare alla fine e sono contento che la giustizia, nella quale ho sempre avuto fiducia, ha fatto il suo corso». A dirlo è Mario Cattaneo, l'oste 73enne della provincia di Lodi, assolto in appello dall'accusa di eccesso colposo di legittima difesa per avere ucciso con un fucile uno dei ladri che la notte del 10 marzo 2017 aveva sorpreso a rubare nel suo locale. «Ho sempre avuto tanta paura, però non ho mai mollato - ha detto fuori dall'aula -, ho sempre reagito fino ad adesso. Ho rivissuto attimo per attimo tutto quei passaggi che si sono susseguiti e ho sofferto tanto. Adesso non ho più parole perché mi sento commosso».

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