
L'aggressione sembra essere di matrice razziale, visto che i giovani hanno creduto che la donna fosse polacca. Anca stava stendendo i panno fuori dalla finestra quando ha sentito passare i ragazzi mentre facevano un gran baccano, così li ha rimproverati e ha chiesto loro di essere più silenziosi, visto che le grida rischiavano di svegiare i suoi bambini di 3 e 6 anni che erano a riposare. «Una delle ragazze è venuta verso di me chiamandomi in ogni modo. Le ho detto di abbassare il suo tono di voce e di tenersi distanze dalla mia proprietà privata e l’ho avvertita che avrei chiamato la polizia», ha raccontato la donna al Daily Mail, ma poco dopo è stata aggredita.
Dieci adolescenti, tra cui alcune ragazze, si sono scagliati contro di lei e l'hanno pestata a sangue. Dopo essere riuscita a fuggire si è chiusa in casa, ma i ragazzi hanno continuato dando calci alla porta e gridando, fermandosi solo all'arrivo di una macchina. La donna è stata portata in ospedale, ma si riprenderà, nonostante le numerose lesioni. Anca però punta il dito contro la polizia che sarebbe arrivata dopo 20 ore dalla sua chiamata: «Mi hanno detto che era sabato sera e coi pub pieni non riuscivano a gestire il mio caso. Ma la mia unica arma come madre single per proteggere i miei bambini è la polizia».
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