L'Istituto di medicina legale di Padova ha comunicato già ieri sera alla Procura di Venezia, dopo 14 ore di esame, che le operazioni necroscopiche sul corpo di Giulia Cecchettin sono terminate. E ieri, 2 dicembre, è arrivato dai magistrati il nulla osta alla restituzione della salma alla famiglia, che potrà quindi fissare la data del funerale, previsto martedì 5 dicembre a Padova. Alle esequie non parteciperà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La lunga durata dell'esame, viene precisato, si spiega anche con il tipo e il gran numero di lesioni da arma da taglio, che rendono complesso per i periti accertare se le ferite (ne furono riscontrate una ventina al primo esame), sono tutte riferibili ai colpi sferrati da Filippo o se parte di esse sono dovute ai movimenti compiuti dalla vittima per ripararsi dai fendenti.
EPIGRAFI A VIGONOVO
L'ultimo saluto a Giulia Cecchettn verrà dato martedì 5 dicembre, alle ore 11, con la cerimonia funebre prevista nella Basilica di Santa Giustina. Lo si legge nelle epigrafi già affisse stamane a Vigonovo, il paese di Giulia. Il nulla osta della Procura al rilascio della sala alla famiglia è atteso in queste ore. Santa Giustina è una chiesa capace di ospitare migliaia di persone, affacciata su Prato della Valle, una piazza vastissima che permettere a molti di seguire la cerimonia, su maxi schermi, anche all'esterno della basilica.
IN TOTALE 14 ORE DI AUTOPSIA
È durata in totale 14 ore l'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin.
NON CI SONO SEGNI EVIDENTI DI LEGATURA
Sul corpo di Giulia Cecchettin l'esame necroscopico non avrebbe rivelato tracce evidenti, nè sulla bocca nè sulle mani, di legature con lo scotch. Un pezzo di nastro adesivo - che Filippo aveva acquistato on line prima dell'omicidio - era stato rinvenuto, con tracce di capelli, nella zona della seconda aggressione compuita da Turetta sull'ex fidanzata nella zona industriale di Fossò, sabato 11 novembre. Quanto agli altri traumi vi sarebbe conferma di una frattura cranica sulla vittima, dovuta alla caduta a terra di Giulia, sempre a Fossò, causata dalla furia dell'indagato. Questa ferita però non sarebbe stata da sola determinante nel decesso, avvenuto per dissanguamento.