Garante dei detenuti, arrestato Pietro Ioia: «Telefoni e droga portati in carcere per soldi»

Garante dei detenuti, arrestato Pietro Ioia: «Telefoni e droga portati in carcere per soldi»
Garante dei detenuti, arrestato Pietro Ioia: «Telefoni e droga portati in carcere per soldi»
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Martedì 18 Ottobre 2022, 09:33

«Telefoni e droga portati in carcere per soldi», arrestato il Garante dei detenuti di Napoli, Pietro Ioia. Figura anche Pietro Ioia, Garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale del Comune di Napoli, tra le otto persone arrestate dai carabinieri di Castello di Cisterna (Napoli) in quanto ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all'accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e corruzione.

Le indagini

Secondo gli inquirenti Ioia, avvalendosi del suo ruolo che gli consentiva libero accesso all'interno delle carceri, introduceva, previo compenso, cellulari e droga.

 

L'organizzazione criminale

In particolare, il funzionamento dell'organizzazione criminale prevedeva che la compagna di uno dei promotori, attraverso il Garante, facesse recapitare ai detenuti, partecipi dell'associazione, apparati di telefonia mobile e sostanza stupefacente di vario genere che, di conseguenza, venivano venduti alle altre persone recluse, creando un vero e proprio commercio illegale.

Ioia, dal canto suo, approfittava dei colloqui mirati a verificare le condizioni in cui versavano i detenuti, per effettuare le consegne che gli erano state richieste.

Il denaro veniva poi versato su alcune carte ricaricabili in uso a una donna e poi diviso con gli altri membri dell'organizzazione. Le indagini hanno evidenziato l'esistenza di un dilagante fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti (hashish e cocaina), del valore economico di diverse migliaia di euro, all'interno dell'istituto penitenziario. La Direzione del Carcere di Poggioreale e la Polizia penitenziaria hanno prestato la loro collaborazione alle indagini nella fase di osservazione dei colloqui.

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