In vacanza a prezzi stracciati. Jesolo prova a ripartire, ma le tariffe degli hotel rimangono sul segno meno, nella speranza di attirare ospiti anche all'ultimo momento. Del resto gli ombrelloni sulla spiaggia sono tutti aperti ma al tempo stesso desolatamente vuoti. È l'effetto del meteo che non aiuta, ma anche delle misure di contenimento del virus che limitano gli arrivi dall'estero, con i tamponi negativi 48 ore prima dell'arrivo in Italia e i tamponi da rientro. Troppe limitazioni e incertezza, quanto basta per avere un'occupazione alberghiera che nulla a che vedere con la Pentecoste pre covid-19.
CROLLO DEL MERCATO - Ieri mattina sono spuntate offerte al ribasso, con un calo dei prezzi tra il 20 e il 30%.
LA CATEGORIA - Su questo fronte va registrata la presa di posizione dell'Associazione jesolana albergatori, contraria al ribasso dei prezzi, fenomeno che non è mancato nemmeno nei weekend passati. «Svenderci oggi commenta Alberto Maschio, presidente di Aja è l'errore più grave che possiamo commettere. Non è il momento di giocare al ribasso, ma di puntare alla qualità. Con simili tariffe ho seri dubbi sulla qualità del servizio garantito. Siamo sicuri di riuscire a garantire gli standard per i quali la nostra città è apprezzata? Avere perplessità è inevitabile. In questo momento occorre guardare in prospettiva, dobbiamo intercettare segmenti di mercato di qualità. Continuare ad abbassare i prezzi non è sostenibile: cosa succederà quando non sarà più possibile abbassare le tariffe?».
Il presidente degli albergatori chiede dunque delle scelte coraggiose, anche per individuare nuove tipologie di offerte. «Ci sono strutture fuori mercato conclude Maschio che pur di rimanere competitive abbassano drasticamente le tariffe. Bisogna cambiare prospettiva. Oggi molti lavoratori arrivano da fuori città e hanno il problema degli alloggi: offrire delle camere, a prezzi convenzionati, ovviamente con precise garanzie di qualità, può essere una soluzione che può dare soddisfazioni».