«L'autopsia non ha evidenziato malformazioni congenite», ha sottolineato l'avvocato Roberto Bianchi che rappresenta la famiglia del ragazzo. «Sono stati eseguiti - ha aggiunto - prelievi per gli esami tossicologici. Tutto fa comunque pensare a una morte legata all'ecstasy». Il legale ha quindi detto che non ci sono stati finora contatti tra la famiglia Lucaccioni e quella del diciannovenne, anche lui di Città di Castello, indagato per avere ceduto la droga. «Comunque in questa vicenda - ha sottolineato - c'è una sola vittima ed è Lamberto».
L'autopsia è stata eseguita dal medico legale Pier Paolo Balli, incaricato dalla Procura. L'esame è stato seguito anche dai consulenti di parte, Sergio Scalise Pantuso e Walter Patumi, nominati il primo dagli avvocati Gianni Zaganelli ed Eugenio Zaganelli per il 19enne indagato per aver venduto la droga, e il secondo dall'avvocato Bianchi per la famiglia di Lamberto. Le cause della morte, così come riscontrate, sono in letteratura medica associate a dosi letali di droga. I test tossicologici andranno ad approfondire l'indagine clinica. I risultati saranno depositati in procura tra 90 giorni.
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