La Puglia per il Natale rischia di trasformarsi ciò che è stata per la Sardegna questa estate. L'atteso esodo verso il sud di tanti ragazzi o lavoratori del nord per il rientro dalle proprie famiglie potrebbe provocare una nuova impennata di contagi, sia nel "tacco" d'Italia che per il successivo viaggio inverso dopo le feste. A differenza di luglio e agosto scorso però, la situazione in Puglia è completamente diversa e l'andamento dei contagi preoccupa. A maggior ragione ora che si è passato da zona arancione a zona gialla, aumentando di fatto la circolazione anche oltre confine.
I DATI DEL CONTAGIO L'ultimo aggiornamento odierno - oltre a 24 nuovi decessi - ha registrato 1.001 casi positivi a fronte di 3.821 tamponi. Il rapporto tra positivi e tamponi è salito al 26%, quasi il triplo rispetto alla Lombardia e il secondo più alto d'Italia. Ieri - con il doppio dei tamponi effettuati (7.293) i positivi furono 1.789 con un rapporto tra positivi e tamponi al 24%, il più alto d'Italia, quasi tre volte tanto quello della Lombardia. Nei giorni scorso inoltre la Puglia ha mostrato numeri di ingressi in terapia intensiva tra i più alti del Paese (il 4 dicembre il più alto con 42 ingressi). Secondo il rapporto Covid di Agenas attualmente la percentuale di occupazione di posti letto in terapia intensiva è al 45%, sopra la media italiana ferma al 39%. Nei reparti di area non critica invece la Puglia è al 47% (media italiana è 46%).
LOPALCO PREOCCUPATO
«Il tampone prima del cenone? Ma neanche per sogno.
ZONE ARANCIONI ALL'INTERNO DELLA REGIONE
«Chiederemo a Speranza nuove misure restrittive per alcune aree della Puglia. Con il passaggio da zona arancione a zona gialla si scatena un sentimento di liberi tutti. Ma non funziona così, siamo in piena seconda ondata. Alcuni sindaci ci parlano di gente che scende in strada a festeggiare come se avessimo vinto un campionato». Lo ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, a 'The Breakfast Club' su Radio Capital. Ieri la Puglia è passata da zona arancione a zona gialla. Per Lopalco «non è una buona idea questa distinzione delle regioni per colori. Fino a metà dicembre serve prudenza».