Un lockdown nazionale, ma “soft” dopo il 25 febbraio? Spunta questa ipotesi e a chiedrlo sono le Regioni. Il progetto di una stretta su tutto il territorio nazionale già nei prossimi giorni: la proposta è diretta al governo Draghi e al ministro della Salute Roberto Speranza, che la valuteranno nelle prossime ore.
Sarebbe una mediazione con l’ipotesi di lockdown generale proposto dal professor Walter Ricciardi e durerebbe all’incirca tre settimane.
Il piano per portare tutta l'Italia in zona arancione scuro è stato anticipato ieri dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini: «Io credo che sarebbe il caso, nelle prossime ore, di trovarci tra governo e regioni, per capire - ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna - se non valga la pena una restrizione per qualche settimana omogenea cercando anche di andare a rivedere le regole perché per esempio quello dei bar e ristoranti é il settore più penalizzato di tutti. Il sistema dei colori ha avuto una sua validità nei mesi precedenti. Ho l'impressione che con l'arrivo delle varianti vada fatta una valutazione diversa».
Al vaglio ci sono diverse ipotesi: la prima ipotesi prevede la sospensione del sistema di zone gialle, arancioni, rosse e bianche per portare una stretta da zona arancione scuro dal lunedì al venerdì, vietando così tutto quello che già è vietato nelle zone arancioni; nel fine settimana la stretta andrebbe rafforzata chiudendo i centri commerciali oltre a bar e ristoranti. Un'altra ipotesi è quella del modello Natale: nei feriali tutta l’Italia in arancione e fine settimana in rosso lockdown. Quindi dal lunedì al venerdì ristoranti e bar chiusi tutto il giorno. Ferma restando la possibilità di asporto fino alle 18 e il delivery senza restrizioni. Infine la terza e ultima ipotesi è quella più radicale e prevede anche la chiusura delle scuole: materne, asili ed elementari; sarebbe, spiega il quotidiano, la prima opzione se il piano più light delle regioni o quello modello stretta natalizia dello stesso governo non dovessero funzionare.