Riprendono le reazioni di fissione nucleare a Chernobyl. È allarme di nuovo per gli scienziati, che stanno tenendo la situazione sotto controllo, all'ex centrale nuclerare di Chernobyl dove stanno aumentando le reazioni nucleari. Il reattore numero 4 della centrale nucleare esplosa nel 1986 torna a svegliarsi e gli scienziati del governo ucraino stanno cercando di capire se queste reazioni si esauriranno da sole o se sarà necessario un intervento per scongiurare un incidente, anche se ovviamente non si parla di conseguenze paragonabili a quello che accadde 35 anni fa ma di un evento molto più contenuto.
Neil Hyatt talks to @sciencemagazine about possibility of criticality incidents at #chernobyl. Could there be a Chernobyl 2? @msesheffield @SheffUniEng @energyshef @sheffielduni https://t.co/mRcW6bbnLP
— ISL (@ISL_Sheffield) May 6, 2021
Il rischio - «È come se ci fossero tizzoni in un barbecue», spiega, come si legge su Adnkronos, Neil Hyatt, chimico dei materiali nucleari all'Università di Sheffield, in una intervista alla rivista Science.
On this week’s #SciencePodcast🎙: Researchers are keeping a close eye on worrying signals at the site of the Chernobyl nuclear disaster, and quantum entanglement for bigger and bigger things.
🎧 Listen here: https://t.co/4K4B6jbekm pic.twitter.com/MEhLohBAFB— Science Magazine (@ScienceMagazine) May 7, 2021
L'ipotesi - Il sarcofago costruito intorno al reattore un anno dopo l'incidente aveva lasciato passare l'acqua piovana, acqua che rallenta i neutroni e quindi aumenta la probabilità di uno scontro con l'uranio, quindi di generarne altri a catena attraverso la fissione del nucleo dell'uranio. In coincidenza con forti piogge, il contatore dei neuroni segnava picchi, ma poi tornava ai livelli normali. Il nuovo manto avrebbe dovuto proteggere il reattore anche dall'acqua, e così ha fatto. Fino a che in alcuni punti, i neutroni hanno ricominciato a crescere, arrivando quasi a raddoppiare in quattro anni, in corrispondenza della stanza 305/2. L'ipotesi è quella che con l'asciugarsi dell'Fcm, siano più facili gli scontri fra neutroni e atomi di uranio. Se così fosse, la reazione di fissione potrebbe accelerare anche esponenzialmente, arrivando a rilasciare energia nucleare in modo non controllato. Non come quello che è avvenuto nel 1986, sottolineano gli scienziati ucraini. Sarebbe contenuta, ma potrebbe comunque far crollare alcune sezioni non stabili dell'edificio, rilasciando polvere radioattiva nella nuova struttura di protezione.