Muore a 30 anni in centro Covid, la sorella: «Non volevano rianimarlo perché non aveva il virus», aperta indagine

Muore a 30 anni in centro Covid, la sorella: «Non volevano rianimarlo perché non aveva il virus», aperta indagine
Muore a 30 anni in centro Covid, la sorella: «Non volevano rianimarlo perché non aveva il virus», aperta indagine
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Mercoledì 10 Febbraio 2021, 12:46

E' arrivato in condizioni gravissime all'ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove però è morto. «I medici hanno cercato di rianimarlo ma solo dopo 15 minuti - denuncia la sorella del ragazzo - e sono intervenuti solo perché li ho implorati».

È morto così Giuseppe, 30 anni. Il presidio è stato infatti da tempo trasformato in Covid Center e non ha un Pronto Soccorso e, a quanto racconta la sorella della vittima, il personale sanitario sarebbe intervenuto per rianimare il giovane solo dopo «le mie urla di rabbia e disperazione, di esortazione, di sollecitazione; continuavano a ripetere Ssiamo un centro Covid" ,e io ho detto loro che erano dei medici e che non si smette mai di essere medici, indipendentemente dalla struttura nella quale si lavora, che non esiste solo questo ca... di Covid! Dopo circa 15 minuti si sono degnati sprezzanti, urlandomi "Se non la smette di gridare non faccio più niente".

Ma si può avere risposta simile? Sottolineo che, nonostante fossi disperata, addolorata perché per me lui era come un figlio, ero lucida e sono sempre stata molto educata. Abbiamo fatto dei sacrifici enormi per questo ragazzo, sacrifici inimmaginabili. Sarà la magistratura a fare il proprio corso. Quello che è certo è che non è possibile avere risposte del genere, non è possibile non muovere un dito. Si faccia qualcosa e lo si faccia subito».

La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un'indagine sulla morte del ragazzo. In ospedale sono arrivati al Melorio anche i carabinieri, che hanno accertato come a tentare di rianimare il ragazzo siano stati i medici dell'ambulanze del 118, giunte in soccorso; erano presenti anche i sanitari del Melorio. Sul corpo del ragazzo è stata disposta autopsia; il reato ipotizzato dalla Procura, per ora a carico di ignoti, è di omicidio colposo.

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