Borse, crollano l'Europa e Wall Street
Milano -6,6%, nel mirino finisce la Francia

Un'operatrice della borsa di Francoforte
Un'operatrice della borsa di Francoforte
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Mercoledì 10 Agosto 2011, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 23:21
ROMA - E' stato un fuoco di paglia l'avvio pi che positivo di oggi delle borse europee. L'euforia della mattina si trasformata nell'ennesimo tracollo su tutti i mercati. A Piazza Affari, ancora una volta maglia nera d'Europa, il Ftse Mib ha chiuso in calo del 6,65%, il Ftse All-Share del 6,07%. Pesantissimi i ribassi anche nelle altre piazze del Continente, con Londra a -3,05%, Francoforte -5,13%, Parigi - 5,45%, Madrid - 5,49%, Zurigo -4,12%, Amsterdam -3,41%, Lisbona -1,25%. Malissimo anche Wall Street: il Dow Jones perde il 4,65% a 10.718,35 punti. Il Nasdaq cede il 4,12% a 2.380,33 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 4,44% a 1.120,53 punti.



Il nuovo tonfo di Piazza Affari costa al listino milanese 22,2 miliardi di euro di capitalizzazione bruciata. Il valore dell'intero listino si fa sempre più risicato, scendendo a 343 miliardi di euro. Per le Borse europee nel loro complesso l'indice Stxe 600 ha ceduto il 3,75%, un nuovo scivolone che si traduce in oltre 174 miliardi di euro di capitalizzazione bruciati in una sola seduta.



Crolla l'Europa. Come in una reazione a catena, l'Europa ha reagito male all'apertura negativa di Wall Street. Milano ha accusato il colpo violentemente, ma anche sulle altre piazze il calo è stato pesante. La decisione della Fed sui tassi non è quindi bastata a cancellare le preoccupazioni. L'Europa piega la testa sotto il peso delle vendite, travolta dal crollo delle banche francesi: in sofferenza soprattutto banche, materie prime e costruzioni. Le indiscrezioni di un downgrade del debito francese e di una crisi di liquidità di Societe Generale hanno pesato sui titoli bancari, nonostante le smentite.



Raffica di sospensioni a Piazza Affari. Nel primo pomeriggio in asta di volatilità sono finiti 12 titoli, tra cui Intesa SanPaolo, Finmeccanica, Exor, Mediolanum, Banco Popolare, Impregilo, Stm, Unicredit, Ubi Banca.



L'apertura euforica. A Piazza Affari il primo indice Ftse Mib segnava una crescita del 2,6%, Parigi guadagnava l'1,6%, Londra l'1,8%, Francoforte il 2,1%, Amsterdam l'1,7%. Il tutto sulla scia dei rialzi ottenutiieri dopo sette sedute consecutive in negativo, della forte ripresa messa a segno da Wall Street e della conferma che la Federal reserve manterrà tassi d'interesse bassissimi fino al 2013, anche se mancano misure immediate per sostenere la crescita economica Usa. In mattinata avevano chiuso positivamente anche le piazze asiatiche, con Tokyo che ha guadagnato l'1%.



Buona la domanda per i Bot a 12 mesi anche se con rendimenti in lieve calo.
Nell'asta di oggi (emissione 15 agosto 2011 e scadenza 15 agosto 2012) è stato collocato l'intero importo pari a 6,5 miliardi di euro a fronte di una domanda di 12,642 miliardi. I rendimenti scendono di 0,711 punti percentuali a 2,959%, leggermente superiori alle attese.



Si amplia lo spread dei titoli di Stato italiani, francesi e spagnoli rispetto a quelli tedeschi. Lo spread Btp-Bund supera i 290 punti base dopo essersi ridotto fin sotto quota 280. Il premio di rischio dei titoli di Parigi è a 87,9 punti in una giornata che ha visto il differenziale di rendimento con il Bund rivedere il record di 90 punti per poi calare a 84. Lo spread dei Bonos spagnoli si allarga a quota 280 punti (280,3).



Nuovo record dell'oro
che oggi a New York ha raggiunto la quotazioni di 1.801 dollari l'oncia.



L'euro è tornato a soffrire scendendo sotto quota 1,42 dollari. Di contro lo yen è volato a 76,47 per dollari (vicinissimo al massimo del dopoguerra di 76,25 segnato a marzo). Il franco svizzero è poco lontano dal record segnato ieri a 70,71 per dollaro e 1,0075 per euro.



Sale il rischio debito per Italia, Francia e Spagna. Cresce il rischio debito misurato dai credit default swaps (cds) su Italia, Francia e Spagna. I cds sul debito italiano hanno segnato un rialzo di 17 punti base a 362 punti, poco sotto i 364 punti della Spagna (+ 16 punti) e i contratti sul debito della Francia sono aumentati di 5 punti base a 165 punti.



Francia, da Moody'e Fitch confermata la tripla A.
Le agenzie di rating Moody's e Fitch hanno intanto confermato il rating "AAA" per la Francia, in entrambi i casi con prospettive stabili.



Sarkozy: entro il mese misure per ridurre deficit pubblico. Il governo francese annuncerà il 24 agosto prossimo le nuove misure decise dal governo per la riduzione del deficit pubblico. Lo ha annunciato oggi l'Eliseo dopo la riunione di crisi convocata dal presidente Nicolas Sarkozy. L'intervento di bilancio viene così anticipato di un mese rispetto alla prevista tabella di marcia. Nella riunione convocata d'urgenza stamani all'Eliseo, Sarkozy, rientrato dalle vacanze per riprendere in mano la situazione della crisi dei mercati finanziari, ha ricordato che gli impegni della Francia «sono intangibili e che saranno mantenuti indipendentemente dall'evoluzione economica». Il governo francese si è impegnato a ridurre il suo debito pubblico che quest'anno è pari al 5,7% del Pil, portandolo al 4,6% nel 2012 e al 3% nel 2013.



Negli Stati Uniti il presidente Obama vede il presidente della Fed, Ben Bernanke, e il segretario al Tesoro, Timothy Geithner, in un incontro che la Casa Bianca definisce di «routine» (il terzo quest'anno): la riunione è un'occasione per fare il punto sullo stato dell'economia americana e sui conti pubblici, schiacciati nei primi dieci mesi dell'anno fiscale da un deficit federale di 1.100 miliardi di dollari. «Si è parlatro di Europa», recita un comunicato della Casa Bianca. E i timori di una nuova recessione, spingono molti a chiedere a Obama di rinunciare alle vacanze a Martha's Vineyard e di riconvocare il Congresso. La Fed è l'unica, secondo gli osservatori, a poter sostenere la fragile ripresa e ha assicurato che userà tutti gli strumenti a sua disposizione per adempiere al suo ruolo. Il mercato si attende il terzo round di allentamento monetario ma gli economisti ritengono che l'impatto sarebbe modesto e si tradurrebbe in un aumento dell'inflazione.
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