Provano (senza riuscirci) a nascondere la cocaina in mezzo agli arbusti: due albanesi in manette

Provano (senza riuscirci) a nascondere la cocaina in mezzo agli arbusti: due albanesi in manette
Provano (senza riuscirci) a nascondere la cocaina in mezzo agli arbusti: due albanesi in manette
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Venerdì 7 Aprile 2023, 19:00

SAN BENEDETTO - La lotta allo spaccio non conosce soste: nella mattinata del 30 marzo scorso personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del  Commissariato  di San Benedetto del Tronto ha tratto in arresto due uomini di nazionalità albanese, di 28 e 24 anni, dei quali uno irregolare sul territorio italiano, l'altro invece è regolare e residente nel comune di Nereto.

 
Di fatto, durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di sostanze stupefacenti, il personale della  Polizia di Stato, percorrendo via S. Giovanni Scafa notava una vecchia Golf con a bordo un noto pregiudicato di nazionalità albanese riconosciuto per i suoi precedenti in materia di stupefacenti. 


Considerata l’anomala presenza dell'uomo fuori dal territorio di residenza in compagnia di un altro straniero, i poliziotti del Commissariato si appostavano e ne osservavano i movimenti constatando che nel frattempo i malviventi avevano parcheggiato la loro auto presso un  bar.

Scesi dal loro veicolo, i due albanesi iniziavano ad armeggiare nei pressi del lato autista dell’auto occultando qualcosa tra gli arbusti; a quel punto, gli agenti intuendo l’occultamento di sostanza stupefacente,  intervenivano bloccando i due stranieri e rinvenendo nel punto ove avevano poco prima armeggiato, un involucro incelofanato contenente circa 60 grammi di cocaina. 

Nel corso delle successive perquisizioni domiciliari nelle loro abitazioni a Nereto e Corropoli, veniva rinvenuto materiale idoneo al confezionamento dello stesso tipo di quello utilizzato per confezionare il plico rinvenuto e la somma in contanti di 13.145 euro, il tutto opportunamente sottoposto a sequestro.  


In virtù di quanto accertato e del quantitativo di cocaina sequestrato, i due  venivano tratti in arresto e tradotti alla Casa Circondariale di Ascoli Piceno. 


Il 3 aprile si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto all’esito della quale il G.I.P.

presso il Tribunale di Ascoli Piceno convalidava l’arresto e, su richiesta della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, applicava nei confronti degli arrestati la misura cautelare della custodia in carcere. Da rilevare che nel corso delle perquisizioni, la coniuge di uno dei due arrestati, per giustificare l’ingente somma di denaro in possesso, produceva due buste paga relative alla mensilità del mese di febbraio. A tal riguardo, personale della Guardia di Finanza della Compagnia di S. Benedetto del Tronto, opportunamente interessata per l’espletamento delle verifiche del caso, accertava che le imprese datrici di lavoro indicate sui cedolini prodotti, erano inattive dal 2017 essendo pertanto impossibilitate ad assumere nuovo personale dovendosi ritenere la falsità delle buste paga esibite.

 
Anche in virtù di tale accertamento, il Gip presso il Tribunale di Ascoli Piceno, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo ascolano, convalidava il sequestro preventivo dell’ingente somma di denaro.

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