San Benedetto, vento e mulinelli micidiali: 10 soccorsi in pochi giorni dei baywatch, altri 4 ragazzi miracolati

I soccorsi in mare
I soccorsi in mare
di Laura Ripani
3 Minuti di Lettura
Giovedì 24 Agosto 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 12:40

SAN BENEDETTO - Lo sanno bene i pescatori sambenedettesi: il mare che dà ricchezza può essere anche traditore. E in questi giorni di caldo - che invita a buttarsi per sfuggire all’afa - c’è anche un forte vento che crea correnti e mulinelli: pericolosissimi.

L’invito

È per questo che Luca Buttafoco, presidente della cooperativa bagnini di Salvataggio invita ad essere prudenti: troppi infatti, gli interventi che i suoi uomini hanno dovuto portare a termine riuscendo per fortuna a salvare i turisti malcapitati. Ma il rischio è alto. «Bisogna fare molta attenzione - dice Buttafoco - soprattutto se non si sa nuotare perfettamente. Giorante come queste invitano ad allontanarsi soprattutto a bordo di gonfiabili e magari gli adulti insieme ai bambini all’inizio possono divertirsi. Poi però vengono spinti al largo e non basta l’amore dei genitori o dei parenti più prossimi: si rischia la vita». Quindi Buttafoco invita a non superare le boe bianche, un invito rivolto soprattutto ai turisti dotati di minore acquaticità. A non raggiungere gli scogli se c’è corrente, ad evitare di restare ore al sole e poi buttarsi all’improvviso, magari dopo aver ingerito una bella birra ghiacciata che all’inizio dà refrigerio ma poi sviluppa calore. Così come i cibi grassi. «I bambini poi se non nuotatori provetti debbono sempre indossare almeno i braccioli o i giubbini di salvataggio». Insomma, basta un po’ di buon senso anche perché cominciano ed essere un po’ troppi i casi di salvataggi “miracolosi”. Solo negli ultimi giorni sono 10 i turisti salvati senza contare quello realizzato subito dopo Ferragosto da Christian Pignotti e i suoi amici.

Il racconto

«Erano circa le 13.30 quando eravamo a riva, io e Gianni Traini. Poco dopo la sua attenzione è caduta su un gruppetto di 3 ragazze e un ragazzo che davanti agli scogli, in panico, non toccavano e non sapevano nuotare. Non era uno scherzo, siamo velocemente partiti a nuoto e all’altezza della boa c’era sul materassino Roberto Marucci che si è unito a noi insieme a un altro signore che non conosciamo ma che ringraziamo. In 4 siamo riusciti a riportare a nuoto fino in riva una ragazza a testa è stato tutto molto faticoso perché la corrente era forte e spingeva in mezzo ai due blocchi di frangiflutti. Gianni poi è stato anche bagnino e ha coordinato la situazione evitando che tutte le ragazze che avevano già bevuto si aggrappassero ad in unica persona con il rischio di portarla a fondo. Il ragazzo invece ce l’ha fatta da solo». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA