SAN BENEDETTO - Sono intervenuti i vigili urbani e gli agenti della polizia, ieri mattina, per la situazione legata ai senzatetto che da settimane dormono all’esterno della struttura dell’ex cinema della Palme al centro di San Benedetto.
Il metodo
Ieri mattina, intorno alle 8, una pattuglia della municipale e una del commissariato hanno raggiunto infatti l’area dove erano ancora presenti due dei quattro senzatetto che, solitamente, dormono in quella zona. Tra i fattori che hanno portato all’azione delle forze dell’ordine c’è stato il fatto che le temperature stanno abbassandosi e che, nei prossimi giorni durante le ore notturne si arriverà a livelli difficilmente sostenibili. Così vigili urbani e poliziotti hanno parlato con loro, si tratta di persone di origini romene, per spiegargli che esistono alternative e per convincerli a farsi aiutare dal momento che la situazione di quei soggetti (saltuariamente c’è anche una donna che si unisce a loro) è nota e conosciut anche alle associazioni che si occupano di questo genere di problematiche ma i diretti interessati sembrano non voler sentire parlare di strutture o alloggi temporanei. Ma la loro permanenza notturna in quella zona dura ormai da troppo tempo e soprattutto, rispetto agli anni scorsi, si sta spingendo pericolosamente verso il periodo più freddo dell’anno.
L’incontro
La delegazione ha consegnato una lettera appello al primo cittadino nell’incontro durato oltre un’ora e dedicato ai temi dell’emergenza abitativa, nell’ambito delle “Giornate Mondiali Sfratti Zero”.«Siamo estremamente preoccupati per la condizione della sofferenza abitativa - dice Primavera -. In Italia, 150 mila famiglie sotto sfratto esecutivo, 650 mila in attesa di una casa popolare, senza una risposta. In questa situazione già insostenibile, si aggiunge l’aumento per le spese alimentari e l’incremento delle bollette energetiche, che colpiscono redditi bassi e medi. Ci siamo rivolti al sindaco e all’assessore Sanguigni chiedendo impegni concreti per impedire sfratti che violano i diritti umani e per i quali non è praticabile il passaggio da casa a casa».