Spazzafumo: «Abbiamo fatto l'elettrochoc a una città che dormiva, recuperati tutti i primati»

Il sindaco Antonio Spazzafumo
Il sindaco Antonio Spazzafumo
di Laura Ripani
4 Minuti di Lettura
Giovedì 31 Agosto 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 12:57

SAN BENEDETTO - Tutto l’orgoglio di una città - e di un sindaco - che rivendica di aver riportato San Benedetto alla ribalta nazionale. Tra alcuni commercianti che si lamentano per i troppi eventi e qualche cittadino che sbraita per i concerti oceanici è forse l’identità di una città turistica che ne va di mezzo.


Le manifestazioni


«Abbiamo iniziato a giugno con le Frecce Tricolori - dice Antonio Spazzafumo - con un traino di oltre 100mila persone nonostante il meteo incerto, poi c’è stata la Coldiretti e ancora il Challenge di tennis, il Rosso Italia, la Notte della lira e la nazionale di rugby e ora il San B.Sound solo per citare quelli più importanti: siamo stati costantemente sui media nazionali grazie a situazioni per tutte le età, per ogni target. Insomma, abbiamo dato un’immagine di vivacità, di accoglienza che sono il Dna di San Benedetto». 


Le lamentele


E a chi ha protestato sostenendo che comunque a luglio, nel caso della Coldiretti, San Benedetto sarebbe stata comunque piena, arrivano le bacchettate del primo cittadino: «Piena - dice -? E allora come è riuscita la stessa Colidretti a trovare 2400 posti in hotel? Non dobbiamo dare per scontato che la gente arrivi a San Benedetto per grazia ricevuta.

Noi siamo passati dalla Regina alla Cenerentola del turismo perdendo un sacco di primati. Oggi il turista va conquistato e deve sapere che ogni sera ha qualcosa da fare altrimenti va altrove». Tremila chilometri di coste, l’Italia ha diverse località che fanno concorrenza. «Da un po’ di tempo sostengo che dobbiamo state attenti anche all’Albania. Io quest’anno ci sono andato proprio per vedere e capire il perché del loro successo. Ci sono hotel appena costruiti, a 5 stelle, e una grande accoglienza. Se noi trasformiamo i nostri in residence e la gente si porta il cibo da casa così non crea valore aggiunto».

Tutto sembra nascere dal fatto che in campagna elettorale il sindaco aveva fatto una sorta di “sondaggio” tra i suoi amici, anche del Nord Italia e comunque per decidere come muoversi dal punto di vista turistico. «Ne era emersa - continua - una immagine sbiadita di una località che non era più attrattiva. Sentivo che non eravamo più considerati il punto di riferimento marchigiano come lo siamo stati da sempre. Insomma, era necessario suonare la sveglia per non cadere nel dimenticatoio, in quella normalità che ci avrebbe nel tempo fatto cadere nell’oblio. Uno degli obiettivi, ad esempio, sarà quello di creare sempre una maggiore pedonabilità perché il turista, ma anche il residente, deve poter respirare aria buona, muoversi in libertà soprattutto in centro e tutto questo anche per favorire i commercianti che devono poter partecipare alle nostre iniziative, esserne all’altezza».


La polemica


In attesa della riunione del 5 settembre dove incontrerà i firmatari della lettera che chiede di abbassare la Tari a chi ha avuto danni dall’evento Coldiretti, il primo cittadino fa capire subito come la pensa: «Ho la netta impressione che siano stati strumentalizzati dalla sinistra anche perché in calce c’è anche la firma di chi ha ottenuto vantaggi da questo e dagli altri eventi che abbiamo realizzato». Ma fuor di polemica, quello che sembra premere al primo cittadino è proprio recuperare quell’entusiasmo di lavorare tutti in squadra e remare dalla stessa parte, un metodo che sembra aver adottato per la Samb calcio e ora intende applicare ad altri settori della vita sociale. 


La Samb


Un “metodo Samb” che chiarisce meglio. «Come la nostra squadra si poneva come quella che voleva vincere lo scudetto e poi perdeva anche con il Monticelli, con tutto il rispetto, non abbiamo avuto i piedi per terra. Se siamo i più forti lo dimostriamo con i fatti e ad esempio siamo diventati la quarta città delle Marche per abitanti. C’è vivacità, siamo tornati riferimento nei tavoli importanti dove stiamo stabilmente e abbiamo ricominciato ad essere apripista. «Mi dicono - continua Spazzafumo - che questa è una città dove non ti annoi mai. Gli abbiamo fatto l’elettrochoc e allo stesso tempo abbiamo anche protetto chi vuole risposare: il nostro modello di regolamento estivo è stato clonato da altre località importanti. Ma per il prossimo anno, ad esempio, vorrò attirare sempre di più artisti di strada, ad esempio, che sono molto apprezzati già in questi giorni: se riesco a chiudere un po’ di idee ho intenzione di farla tornare punto di riferimento per sport, musica e cultura».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA