SAN BENEDETTO - Aumenti fino a 200 euro per un ombrellone con sdraio e lettino. Una vera stangata quella che attende turisti e stagionali per un’estate in spiaggia. Le associazioni di categoria parlano di un rincaro di almeno il 10% ma la sensazione è che al cliente venga chiesto anche di contribuire a canoni e lavori che sono stati eseguiti durante l’inverno per poter ottenere l’adeguamento dell’arenile e poter apporre un numero maggiore di ombrelloni.
I rincari
Per un ombrellone in prima fila si arriva a pagare fino a duemila euro soprattutto nel tratto degli chalet storici.
Sul fronte Itb Peppe Ricci è meno drastico e dice: «Abbiamo aumentato ma di poco intorno ai 50 euro, nel mio chalet non si va oltre gli 800 euro anche per le prime file». Ombrelloni in prima fila che in alcuni stabilimenti arrivano a toccare i 1.800 e 2.000 euro, a fronte di altri chalet in cui ci si ferma a 700 massimo 800 euro. Dove sono i prezziari? Le associazioni di categoria spiegano che esiste un listino generale che tutti gli associati ricevono ed espongono ma poi ognuno si regola in maniera autonoma. Ogni concessionario di spiaggia in qualche modo va a personalizzare i prezzi anche se a monte c’è una condivisione delle tariffe che si rifanno al mercato. Da qui una forte oscillazione sia a seconda delle zone che degli stessi stabilimenti.
La beffa
Oltre il danno anche la beffa. Rincari che coincidono con l’arretramento degli ombrelloni visto che le prime file sono state rimosse, a seguito dei controlli da parte della Capitaneria di porto di fronte a stabilimenti che hanno installato le attrezzature nonostante l’iter per ottenere l’adeguamento non fosse perfezionato. Di conseguenza i clienti si ritrovano con un saldo salato da pagare e con ombrelloni arretrati di decine di metri.