Il Comune di San Benedetto fa pagare alla Provincia l'Imu sulle scuole: pronto il ricorso in Cassazione

L'ex sindaco Pasqualino Piunti e il presidente della Provincia Sergio Loggi
L'ex sindaco Pasqualino Piunti e il presidente della Provincia Sergio Loggi
di Alessandra Clementi
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Martedì 31 Ottobre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 16:04

SAN BENEDETTO - La Provincia pronta a presentare ricorso alla Corte di Cassazione in merito al pagamento dellImu sugli edifici di sua proprietà adibiti ad uso scolastico. Un contenzioso che nei primi due gradi di giudizio ha visto il Comune avere la meglio. Da parte sua l’amministrazione provinciale, esaminate le motivazioni del provvedimento, intende proseguire nell’azione per far valere le proprie ragioni impugnando la sentenza presso la Suprema Corte di Cassazione.

 
La vicenda


La vicenda risale al 2016 quando il Comune chiese il pagamento Imu per gli edifici scolastici di proprietà della Provincia che insistono sul territorio sambenedettese.

Per entrambe le annualità 2016- 2017 sono stati chiesti poco più di 600mila euro. Da qui il ricorso presentato dalla Provincia che però ha visto finora la vittoria dell’ente rivierasco in primo e secondo grado. Sentenze che creerebbero un precedente importante. Mai infatti la Cassazione avrebbe affrontato un caso analogo: l’imposizione Imu a carico di una provincia per immobili adibiti a scuole superiori pubbliche statali, a dimostrazione di una questione giuridica paradossale e singolare.

La stessa Provincia non potrebbe destinare tali edifici per utilizzi diversi da quelli imposti dalla legge che la vincola a destinarli ad uso scolastico e, quindi, per scopi istituzionali che non prevedano l’applicazione dell’imposta. «Ritengo assurdo – evidenzia il presidente della Provincia Sergio Loggi – che un ente debba pagare l’Imu su edifici che, per espresso obbligo normativo, sono vincolati a erogare un servizio pubblico oltretutto così importante e fondamentale per la comunità locale come quello scolastico; sarebbe come far pagare l’Imu a ospedali pubblici di proprietà pubblica. Inoltre si aprirebbe un precedente che, qualora replicato in altre realtà, aprirebbe un grave vulnus istituzionale, significherebbe che lo Stato dovrebbe correre ai ripari per ridisegnare la stessa architettura della finanza pubblica. E’ mia intenzione sottoporre la questione all’attenzione dell’Upi nazionale, dell’Anci e dell’Ali per affrontare, anche in quelle sedi, una problematica che ritengo abbia un impatto notevole sulla stessa capacità degli enti locali di far fronte ai loro obblighi istituzionali in materia di edilizia scolastica».


I precedenti


La Provincia fa sapere che la sentenza dalla Corte di Giustizia Tributaria delle Marche non trova finora precedenti nella giurisprudenza nazionale. Anzi, la commissione tributaria regionale Toscana chiamata ad esaminare una pretesa analoga, ha stabilito che la Provincia di Arezzo non ha alcun potere di disporre di tali immobili essendo obbligata a metterli a disposizione e a mantenerli per espressa previsione di legge, venendo quindi meno il requisito soggettivo per l’applicazione dell’imposta che “appare illegittima”.

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