Imu 2023 sulla casa: quando si paga, cosa è, come si calcola e quando scade la seconda rata (con le multe)

La tassa e si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari. Ecco una guida completa

Imu 2023 sulla casa: quando si paga, cosa è, come si calcola e quando scade la seconda rata (con le multe)
Imu 2023 sulla casa: quando si paga, cosa è, come si calcola e quando scade la seconda rata (con le multe)
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Sabato 4 Novembre 2023, 10:13

Imu 2023 sulla casa: quando si paga, cosa è, come si calcola e quando scade la seconda rata. Nel corso degli ultimi mesi si è tornati a parlare di Imu dell'imposta unica, istituita dal governo Monti nella manovra Salva-Italia del 2011 poi modificata nel corso del tempo. La tassa e si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari. Ecco una guida completa.

Cosa è 

L'Imu (Imposta municipale unica) è una tassa di tipo patrimoniale, che si applica sulla componente immobiliare del patrimonio. Varata nel 2011 dal governo Monti e diventata operativa nel 2012, nel corso degli anni ha subìto una serie di modifiche e nel 2013 era obbligatorio pagarla anche sull’abitazione principale. Nel 2020 è stata poi accorpata alla TASI. Nel corso degli ultimi mesi si è tornati a parlare di Imu, che si conferma anche per quest'anno, ma con aluni cambiamenti delle aliquote per il 2024. Ma cosa fare se non è stata pagata l'Imu, essendo il termine scaduto? Ecco tutto quello che c'è da sapere sulle scadenze, la dichiarazione Imu e lo strumento del ravvedimento operoso per regolarizzare le imposte non versate.

 

Imu non pagata: le sanzioni

Nel caso in cui un contribuente non abbia pagato l’Imu, o l'abbia pagata solo in parte, i scattano le sanzioni che comportano una maggiorazione d’imposta. Più è il ritardo, maggiore sarà la percentuale dell'aumento, che dipende proprio dal numero di giorni trascorsi dal termine. Di seguito le sanzioni che si applicano ai ritardatari ai sensi del Dlgs n. 473/97:

- 1/15 per ogni giorno di ritardo, se si rimane sotto i 14 giorni;
- 15% nel caso in cui il ritardo sia compreso tra i 15 ed i 90 giorni;
- 30% nel caso in cui il ritardo risulti essere superiore a 90 giorni.

Come si calcola

Per determinare l’importo da versare attraverso il modello F24 è necessario effettuare il calcolo dell’IMU 2023 corretto seguendo una serie di passaggi che coinvolgono i seguenti parametri:

- valore della rendita catastale dell’immobile: si tratta di un valore determinato dall’Agenzia delle Entrate che rappresenta un reddito teorico che potrebbe essere generato dall’immobile in base alle sue caratteristiche e destinazioni d’uso. È possibile ottenere questa informazione consultando la visura catastale dell’immobile per cui si desidera calcolare l’IMU o richiedendo i dati all’Agenzia delle Entrate;
- coefficiente catastale: viene stabilito dai comuni e può variare in base alla categoria catastale dell’immobile e delle decisioni delle amministrazioni locali. Per trovare il coefficiente catastale IMU ai fini del calcolo dell’imposta da versare è necessario consultare il sito web del proprio comune o, in alternativa, contattare gli uffici competenti.

Esempi

Rendita catastale + 5% x coefficiente catastale.

Ad esempio, se la rendita catastale dell’immobile è di 1.000 euro e il coefficiente catastale è dello 0,8, il calcolo dell’IMU sarà: 1.000 + (1.000x 0,05) x 0,8 =1.040 euro. Oltre al calcolo IMU 2023 di base, così come evidenziato finora, è importante tenere presente che possono essere applicate aliquote specifiche stabilite dal comune. L’aliquota IMU in questione può variare a seconda della categoria catastale dell’immobile (informazione presente nell’atto di compravendita o nella visura catastale) e delle decisioni delle amministrazioni locali.

Dichiarazione Imu e pagamento dell'imposta

Bisogna distinguere tra la dichiarazione Imu e il versamento dell'imposta, perché non è detto che chi è tenuto a presentare la dichiarazione debba anche provvedere al pagamento della tassa. La dichiarazione Imu, infatti, deve essere effettuata da tutti i contribuenti che nel corso dell’anno hanno visto delle variazioni importanti per determinare il valore dell’imposta da versare, cioè quando c'è stata una variazione del proprio patrimonio immobiliare. La dichiarazione deve essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo rispetto a quello in cui è iniziato il possesso dell’immobile. Non è necessario quindi presentare una dichiarazione Imu tutti gli anni, mentre il pagamento dell’imposta è annuale.

Il ravvedimento operoso, come funziona?

L'istituto del ravvedimento operoso permette di regolarizzare le imposte che non sono state versare o per le quali sia stato effettuato un versamento insufficiente. Uno strumento che si applica anche per sanare l'Imu, e grazie al quale il contribuente può avere una diminuzione sulle sanzioni, ma a una condizione: è necessario che la violazione non sia già stata contestata e notificata dall’Agenzia delle Entrate attraverso una cartella esattoriale.

I tempi

Per il ravvedimento operoso ci sono delle tempistiche da rispettare, che consentono livelli diversi di diminuzione sulla sanzione:

- regolarizzando la propria posizione entro 14 giorni dalla scadenza, si può beneficiare del ravvedimento sprint. La maggiorazione sarà in questo caso solo dello 0,1% per ogni giorno di ritardo;
- sanando la situazione tra il 15esimo ed il 30esimo giorno, si ha diritto ad accedere alla maggiorazione fissa dell’1,5%;
- se si regolarizza la propria posizione contributiva dopo un mese di ritardo, si può accedere al ravvedimento intermedio.La sanzione ammonta in questo caso all’1,67%, sempre che l’operazione venga effettuata entro il 90esimo giorno dalla scadenza

- Se si sana la situazione entro la scadenza per la dichiarazione dell’anno successivo, si può utilizzare lo strumento del ravvedimento lungo, con una sanzione pari al 3,75%.

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