San Benedetto, i dissuasori di plastica non bastano: pali di ferro contro le soste selvagge

San Benedetto, i dissuasori di plastica non bastano: pali di ferro contro le soste selvagge
San Benedetto, i dissuasori di plastica non bastano: pali di ferro contro le soste selvagge
di Marco Braccetti
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Sabato 15 Aprile 2023, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 17:25
SAN BENEDETTO - Sosta selvaggia no-limits. «Il controllo e la vigilanza da parte degli operatori di polizia municipale non è in grado di contrastare la problematica, che si manifesta anche fuori dall’orario di servizio». Con queste premesse, il comando dei vigili ha dato l’ok alla posa di 11 nuovi dissuasori di sosta in materiale plastico. Ecco, nel dettaglio, le vie interessate: Zuccoli, Giovanni XXIII, Trento, Matilde Serao, Macchiavelli, Sabotino e Umbria. Sono dispositivi pensati per “difendere” i passi carrabili o, più in generale, dei punti urbani particolarmente sensibili, come le vicinanze di incroci pericolosi. Questo impegno da parte del Comune rischia però di essere mortificato dall’inciviltà di molti automobilisti.  


Documentata l’inciviltà 


Nel recente passato, infatti, in punti dove già erano stati montati i dissuasori si sono registrati parcheggi al limite del contorsionismo, con quei paletti di plastica letteralmente piegati sotto il peso delle manovre più rocambolesche.

Insomma: in città si fa di tutto pur di parcheggiare. Il fenomeno ha assunto proporzioni sempre più vaste tanto da finire anche alla ribalta sulla pagina social “Gta Sun Beach”. Il problema della sosta selvaggia è molto sentito anche dalle nuove generazioni. Non a caso, il neosindaco dei ragazzi, Michelle Guarnieri, ha messo in cima alla lista dei problemi da affrontare quello del caos parcheggi che si viene a creare in centro durante i giorni di mercato. Furgoni e non solo. Sul fronte poi dei parcheggi libveri, nel programma elettorale del sindaco Spazzafumo c’è uno spunto interessante, ancora da mettere in pratica. Ossia: «Trasformare parte dei parcheggi di piazza Garibaldi e in altre zone dove insistono maggiormente attività e negozi in parcheggi gratuiti “a tempo” (un’ora/due ore) favorendo così il “turnover” dei visitatori del centro e aumentando le possibilità di afflusso verso le attività commerciali».

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