Da San Benedetto a Cupra Marittima
Sono 180 gli chalet a rischio asta

Da San Benedetto a Cupra Marittima Sono 180 gli chalet a rischio asta
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Giovedì 1 Ottobre 2015, 20:05 - Ultimo aggiornamento: 21:35
SAN BENEDETTO - Centottanta stabilimenti balneari con il fiato sospeso da San Benedetto a Cupra per la "questione Bolkestein". Un'apnea lunga quasi un decennio per l'intero settore del turismo di spiaggia che, a meno di tre mesi dalla scadenza delle concessioni, ancora non sa se potrà tornare a respirare. Dal primo gennaio 2016, in assenza di novità normative, le concessioni saranno da riassegnare con gare di evidenza pubblica e senza particolari diritti per i concessionari uscenti. Alcune Regioni (le Marche sono tra queste) hanno adottato la proroga dei termini di scadenza al 2020, un posticipo che però non ha ancora il "sigillo di garanzia" europeo e potrebbe essere vanificato da un verdetto atteso non prima di marzo. L'autunno propone ora a stretto giro tre appuntamenti importanti dai quali gli operatori sperano arrivi, finalmente, un po' di chiarezza: gli Stati Generali del Turismo Sostenibile convocati da ieri a domani a Napoli, la Fiera Sun di Rimini la prossima settimana e la nuova riunione, il 24 ottobre, della commissione che dovrebbe indicare la strada per conciliare i dettami della direttiva servizi con l'interesse del settore balneare italiano.

Di strade per conservare le peculiarità del "mare all'italiana" ne sono state indicate tante e passano tutte da Roma.
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