Dal barcone al ristorante stellato. La storia di Bamba diplomato all'Alberghiero ed ora pasticciere da Mazzaroni

Bamba Diop e lo chef stellato Enrico Mazzaroni
Bamba Diop e lo chef stellato Enrico Mazzaroni
di Stefania Serino
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Martedì 27 Giugno 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 13:54

SAN BENEDETTO - «Dedico questo traguardo alla mia famiglia». Sono le prime parole di Bamba Diop, fresco di diploma  conseguito all'Istituto alberghiero Buscemi di San Benedetto, già pronto a lavorare per uno chef stellato Enrico Mazzaroni.Si commuove quando nomina la mamma che ha lasciato insieme alle sue due sorelle a Thiès in Senegal.

Sono trascorsi sei anni: nel novembre 2017 Bamba cerca un modo per aiutare i suoi cari ad uscire da una situazione di difficoltà.

Da ragazzino decide di partire alla volta dell’Italia. Attraversa l’ Africa, più di 3 .700 chilometri a piedi, in quattro mesi, solo per arrivare sulla costa libica: «Il momento più duro - ricorda - è stato proprio l’arrivo in Libia. Nel deserto eravamo stremati, io ero troppo piccolo, pur essendo accompagnato da un adulto. Poi ci siamo imbarcati, le navi italiane ci hanno soccorso nel Mediterraneo e siamo sbarcati a Lampedusa».

Quella di Bamba è una storia purtroppo simile a quella di tanti altri ragazzi immigrati ma  il giovane pasticciere, volenteroso e determinato, ha cercato il riscatto fin da subito. Lavora come pasticciere al ristorante Il Tiglio di Montemonaco dello chef Enrico Mazzaroni premiato quest’anno con la Stella Michelin: «Sì, gli sto insegnando a diventare pasticciere - afferma Mazzaroni - ci siamo incontrati per caso alla Caritas nel periodo di Natale. Mi sono subito accorto di quanto fosse volenteroso e capace. Sono felice di aver incontrato un ragazzo così bravo e in gamba, spero che questo rapporto vada avanti in maniera ancora più stabile».

Bamba ha lavorato solo nei weekend proprio per riuscire a portare a termine il percorso di studi. Il diciottenne ha dovuto faticare ancora di più perché all’inizio non conosceva la lingua italiana ma ha ottenuto oltre all’ospitalità, anche il supporto dei docenti Caritas che si sono messi a disposizione a partire dal vicedirettore il professor Palestini, per aiutarlo ad apprendere il più possibile: «Quello che riteniamo essere importante - sottolinea Don Gianni direttore della Caritas diocesana - è la crescita spirituale e culturale di questi ragazzi affinché possano inserirsi al meglio».


In tutto sono dodici i giovani ospitati nella struttura di via Madonna della Pietà. Bamba non si è mai abbattuto anzi, ha utilizzato ogni opportunità gli sia stata stata concessa per conseguire il diploma: «Alla prova orale ho parlato della dieta mediterranea - racconta - nata durante la prima guerra mondiale quando si mangiavano soprattutto verdure, legumi, e dei suoi benefici nell’alimentazione moderna. Mi hanno chiesto anche di parlare di immigrazione. Io quando ero più piccolo ho cominciato a fare qualcosa pur di lavorare, come ad esempio il venditore in spiaggia, ma mi hanno fermato un giorno i carabinieri e allora ho smesso e mi sono concentrato sugli studi». Con la necessità di lavorare è arrivata anche la passione per la cucina ma Bamba ha un grande sogno da realizzare: «Il mio sogno è tornare in Senegal e aprire una scuola gratuita per tutti i bambini perché ho capito quanto sia importante lo studio».

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