Con Paxlovid, la pillola anti-Covid, la Pfizer torna ad assumere nello stabilimento di Campolungo

La Pfizer torna ad assumere con la pillola anti-Covid. Nello stabilimento di Campolungo sarà confezionato il farmaco prodotto a Friburgo
La Pfizer torna ad assumere con la pillola anti-Covid. Nello stabilimento di Campolungo sarà confezionato il farmaco prodotto a Friburgo
di Mario Paci
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Giovedì 25 Novembre 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 08:30

ASCOLI  - Manca solamente l’ufficialità ma nello stabilimento Pfizer di Campolungo verranno confezionate, già a partire dai primi mesi del 2022 le pillole anti Covid Paxlovid. Negli ultimi giorni, infatti, la multinazionale americana si è rivolta alle agenzie interinali per avviare i colloqui per l’assunzione di personale specializzato nel sito ascolano. La pillola è ancora in attesa dell’autorizzazione dell’Ema (l’agenzia per i medicinali dell’Unione europea) che sta esaminando i dati disponibili sull’uso di Paxlovid.

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Autorizzazione che potrebbe essere rilasciata già nel mese di dicembre, al massimo nei primi mesi del 2022.

Nello stabilimento ascolano dove lavorano quasi mille dipendenti (compreso l’indotto) avverrebbe solamente il confezionamento del medicinale data l’elevata specializzazione nei blister. Il farmaco, infatti, sarà prodotto nello stabilimento di Friburgo in Germania. Ma alle porte della quarta ondata si prevede che Paxlovid sarà nei prossimi mesi uno dei farmaci più utilizzata per cui Pfizer prevede che la produzione, nella sola Germania, non sarà sufficiente a garantire l’approvvigionamento. Per cui saranno coinvolti anche gli altri stabilimenti europei, compresi quelli italiani. E in questa classifica il sito industriale ascolano è sicuramente il tecnologicamente avanzato. Nelle prossime settimane saranno avviate anche le consultazioni sindacali per aggiornare le linee produttive.


Pfizer ha precisato che il suo farmaco dovrà essere somministrato in combinazione con un antivirale, il Ritonavir. Il farmaco di Pfizer è costituito da due componenti. Il primo fa parte di una classe nota come “inibitori della proteasi”. È progettato per bloccare l’enzima di cui il Coronavirus ha bisogno per moltiplicarsi. Viene somministrato in combinazione con Ritonavir, un antivirale che aumenta l’attività degli inibitori della proteasi Il trattamento combinato consiste in tre pillole somministrate due volte al giorno per cinque giorni. Due di colore bianco e una rosa (il Ritonavir).

A seguito di sopralluoghi e verifiche lo stabilimento di Campolungo è assolutamente in grado di produrre i blister adeguati per una commercializzazione del prodotto su vasta scala. La casa farmaceutica statunitense Pfizer ha già presentato la sua pillola antivirale sperimentale che, secondo il colosso Usa, riduce dell’89% il rischio di contrarre il Covid in forma grave e quindi le possibilità di ricovero o di morte tra gli adulti. Lo studio Pfizer su 1.219 pazienti ha esaminato i ricoveri o i decessi tra le persone con diagnosi di Covid da lieve a moderata con almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie gravi, come obesità o età avanzata e ha rilevato che lo 0,8% di coloro che avevano ricevuto il farmaco entro tre giorni dai primi sintomi è stato ricoverato in ospedale e nessuno è morto entro 28 giorni dopo il trattamento.


Il sito di Ascoli Piceno serve più di cento mercati. La fetta di mercato più grande è quella europea (29%) in cui non va però ricompresa quella italiana (ulteriore 17%). Poi ci sono i mercati Ceer (Central and Eastern Europe Region, 14%), asiatico (20%), americano (4%), Afme (Africa e Medio Oriente, 6%), Usa (9%). Lo stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno occupa una superficie totale di 164.000 metri quadrati, di cui 24.000 coperti da impianti, magazzini e altre strutture e 140.000 mq di terreno. 

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