La città tappezzata di manifesti contro la violenza sulle donne: 5 frasi choc per battere gli stereotipi

L’assessore alle pari opportunità Monica Pomili e la consigliera alle politiche giovanili Martina Sciarroni
L’assessore alle pari opportunità Monica Pomili e la consigliera alle politiche giovanili Martina Sciarroni
di Luigina Pezzoli
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Martedì 1 Febbraio 2022, 07:35

GROTTAMMARE - “Lo sai che” è la prima campagna di comunicazione con cui l’assessorato alle Pari opportunità scende in campo per contrastare la violenza di genere, nella consapevolezza che informare vuol dire sensibilizzare. Da oggi e per tutto il mese di febbraio, sui muri della città appariranno manifesti informativi, recanti frasi mirate ad rendere noti alla cittadinanza aspetti e strumenti previsti dalla legge per arginare il fenomeno silenzioso della violenza di genere.


«Siamo fortemente convinte che l’informazione è uno strumento di primaria importanza per aumentare la propria emancipazione e indipendenza - dichiarano l’assessore alle pari opportunità Monica Pomili e la consigliera alle politiche giovanili, Martina Sciarroni -.

Con questa campagna di comunicazione istituzionale, vogliamo essere al servizio di tutti i cittadini e, in particolar modo, al fianco delle donne, con l’intento di far emergere le possibilità e il sostegno reale che le normative e il sistema sociale offrono alle vittime di violenza di genere. Abbiamo scelto uno stile comunicativo giovanile, con l’obiettivo di catturare l’attenzione anche dei ragazzi e delle ragazze. Inoltre ci siamo avvalse dell’esperienza di professioniste del settore, così da mantenere viva la rete che in questi anni si è consolidata sempre di più, e un ringraziamento speciale va al centro antiviolenza “Donna con te” e all’avvocato Alessia Muscella».

Il piano di comunicazione prevede inoltre l’utilizzo del web e dei social, con la pubblicazione di post e di contributi a firma di artisti del territorio sui canali ufficiali del Comune di Grottammare. L’intento è di attivare sul tema, anche la riflessione dei più giovani. In particolare sugli spazi di pubblica affissione compariranno cinque diversi messaggi, con indicazioni puntuali mirate ad azioni concrete: “Lo sai che… per le vittime di violenza particolarmente vulnerabili è prevista l’audizione in giudizio in forma protetta”; “Lo sai che… se sei una donna vittima di violenza puoi rivolgerti gratuitamente ai centri antiviolenza dove riceverai supporto psicologico e legale; “Lo sai che… se hai fondato motivo di credere che le tue immagini intime possano essere diffuse senza il tuo consenso puoi rivolgerti al Garante della Privacy”; “Lo sai che… la diffusione di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate è reato”.


E ancora “Lo sai che… le professioniste che offrono sostegno per uscire dalla violenza hanno l’obbligo di riservatezza e anonimato garantendo piena autodeterminazione”.

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