Direttivo allargato a 5 membri: la Provincia fatta fuori dalla Start. Ascoli e San Benedetto trovano una soluzione dopo mesi di polemiche

Direttivo allargato a 5 membri: la Provincia fatta fuori dalla Start. Ascoli e San Benedetto trovano una soluzione dopo mesi di polemiche
Direttivo allargato a 5 membri: la Provincia fatta fuori dalla Start. Ascoli e San Benedetto trovano una soluzione dopo mesi di polemiche
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:28

SAN BENEDETTO - Un autobus per cinque. È il caso di dirlo visto che il Consiglio di amministrazione della Start è stato ampliato da tre a cinque membri. Quanto avvenuto nell’agitata assemblea dei soci svoltasi ieri mattina in Ascoli che ha visto un accordo a tavolino tra Ascoli e San Benedetto lasciando fuori la Provincia.

La scelta

Si è trattato di un’investitura attesa dalla scorsa estate e rimandata per motivi politici diverse volte quella riguardante il vertice della società partecipata che si occupa di trasporto pubblico.

La quadra è stata trovata ampliando la torta. In che modo? È stato riconfermato il Cda uscente composto dal presidente Enrico Diomedi assieme al vice presidente che per questo mandato sarà Davide Straccia su indicazione della Provincia, insieme al consigliere Raffaele De Chiara a cui si sono uniti i due nominativi indicati dalla Riviera quali Leonardo Grossi e Arrigo Silvestri. Inizialmente il presidente della Provincia Sergio Loggi aveva proposto di procedere con la riconferma del Cda uscente e rimandare la nomina degli altri due consiglieri. Proposta bocciata da Ascoli e San Benedetto, a quel punto Loggi ha messo sul tavolo i suoi due nomi: Arrigo Silvestri e Andrea Manfroni. Ma sia Spazzafumo che Fioravanti hanno bocciato il nominativo dell’ex segretario Pd. Da qui la soluzione messa in campo dai due Comuni con l’indicazione di Grossi e Silvestri. Il nodo inizialmente era soprattutto sul nome di quest’ultimo espressione della lista Rivoluzione civica. Un nominativo fortemente voluto dalla capogruppo Silvia Laghi tanto che di fronte alla titubanza e ai vari rinvii dell’assemblea aveva fatto sentire il suo dissenso facendo mancare il numero legale nell’assise prima di Natale. E quando Loggi ha proposto un nuovo rinvio prima di procedere all’allargamento Spazzafumo ha detto di no, vedendo già in bilico il voto al prossimo bilancio di previsione da parte della Laghi. «Potevamo creare un assist tra Provincia e Comune di San Benedetto – ha commentato il presidente Loggi – invece la Riviera ha preferito allearsi con Ascoli».

Il nodo

La medicina è stata resa meno amara dall’allargamento del Cda e l’inserimento dell’avvocato Grossi, quest’ultimo nominativo sarebbe uscito dal cilindro del consigliere Stefano Gaetani. Riconfermato anche il collegio dei revisori dei conti con Alessandro Sofia, Moreno Pulcini e Franco Di Concetto. Le poltrone della Start sono tra le più ambite viste le indennità annue percepite che nel 2023 sono state per il presidente di 23.400 euro, il vice presidente e i consiglieri 19.080 euro, mentre per i revisori si va dai 13.200 del presidente ai 9.900 dei consiglieri.

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