Ascoli, atti sessuali sulla nipote
di 12 anni, lo zio rinviato a giudizio

Un altro caso di violenza sessuale su minore
Un altro caso di violenza sessuale su minore
2 Minuti di Lettura
Martedì 5 Luglio 2016, 06:50
ASCOLI - Il giudice per le udienze preliminari, Anna Maria Teresa Gregori, ieri mattina ha rinviato a giudizio un ascolano di 42 anni, G. B., il quale al tempo dei fatti ne aveva 40, nei confronti del quale il pubblico ministero Umberto Monti ha ipotizzato i reati di atti sessuali con una minorenne e corruzione della stessa. La prima udienza del processo è stata fissata davanti al giudice monocratico per il 9 novembre. Inizialmente l'avvocato dell'indagato, Simone Fioravanti sembrava intenzionato a chiedere il rito abbreviato invece ha optato per affrontare il dibattimento, nella convinzione dell'estraneità ai fatti del suo assistito. «Credo nell'innocenza del mio assistito - ha sostenuto l’avvocato Fioravanti - in quanto nella vicenda sono emersi delle contraddizioni che lo scagioneranno da ogni accusa che gli è stata mossa, frutto di una serie di errate interpretazioni che sono state date agli accadimenti». Secondo alcune indiscrezioni l'imputato era in procinto di separarsi dalla moglie. Quest'ultima ebbe dalla sorella una grave rivelazione: il marito, che tra l'altro era suo cognato, le aveva fatto delle avance, respinte poi sdegnosamente. Ma la cosa ancor più grave era che la figlia le aveva confidato che lo zio G. B. aveva rivolto le stesse attenzioni sulla dodicenne. A quel punto è stato inevitabile, nonostante avessero un figlio, che la moglie tradita chiedesse la separazione e denunciasse il marito quarantenne. La nipotina è stata quindi sottoposta ad un'audizione protetta condotta da una psicologa al fine di capire se quanto riferito alla mamma, e cioè di essere stata importunata dallo zio, corrispondesse a verità. La minorenne ha raccontato che lo zio  le si presentò completamente nudo costringendo la ragazzina a fuggire. Il quarantenne poi cercò di costringerla a compiere un atto sessuale contro la volontà della ragazzina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA