Carbon, le prime demolizioni e polo scientifico-tecnologico: ecco il piano e quando si comincerà

Carbon, le prime demolizioni e polo scientifico-tecnologico: ecco il piano e quando si comincerà
Carbon, le prime demolizioni e polo scientifico-tecnologico: ecco il piano e quando si comincerà
di Luca Marcolini
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Giovedì 19 Agosto 2021, 11:55

ASCOLI -  Il Polo scientifico tecnologico muoverà i primi, importanti, passi già dal prossimo mese di settembre. Si entra, dunque, nella fase concreta del progetto imperniato sull’idea del presidente della Fondazione Carisap, Angelo Galeati, per creare in città un efficace acceleratore d’impresa che avrà l’obiettivo di agevolare l’apertura di nuove aziende anche molto innovative e calamitare, quindi, nuovi investimenti proprio all’ombra delle cento torri. 


Un progetto che prenderà il via con la costituzione di una specifica fondazione per l’istituzione del Polo che avrà come soci la Fondazione Carisap - che porterà in dotazione 1,5 milioni di euro già previsti nel proprio Piano pluriennale – oltre al Comune di Ascoli e a Restart, ovvero la società proprietaria dell’area ex Carbon. E, sempre a settembre, proprio nell’area dell’ex stabilimento industriale sarebbe pronta a partire anche la prima fase di demolizione delle attuali strutture, escluse quelle per cui si richiedono particolari procedure. 


Il polo scientifico tecnologico ideato e fortemente voluto dal presidente Angelo Galeati, perfettamente in linea con la scelta della Fondazione Carisap nell’ambito del discorso condiviso a suo tempo con Restart, si presenta come uno strumento fondamentale sul fronte dello sviluppo economico territoriale, calibrato come acceleratore di nuove imprese (con annessi investimenti) che potrebbero essere attratte in città. Quindi, un punto di riferimento, efficace e subito operativo, per creare le necessarie condizioni e facilitare l’avvio nel capoluogo piceno di nuove attività imprenditoriali anche molto importanti e innovative.

«Dal prossimo mese di settembre – conferma il presidente Galeati – procederemo con la costituzione di una specifica fondazione che vedrà come soci la Fondazione Carisap, il Comune di Ascoli e Restart e che avrà il compito di avviare il polo scientifico tecnologico ascolano.

Un passaggio importante per il quale l’istituzione che rappresento ha deciso di mettere in campo da subito, avendola già da tempo inserita nel nostro programma pluriennale, una somma pari a 1,5 milioni di euro per la nascita di quello che sarà un valido acceleratore di impresa cercando di agevolare la creazione di nuove aziende da queste parti. Tre sono i filoni di riferimento individuati, tra cui due più strettamente legati al territorio e un terzo molto innovativo e con capacità attrattiva notevole». 


Non formazione, dunque, ma una struttura pronta a lavorare concretamente al fianco delle potenziali nuove attività imprenditoriali per favorirne l’apertura. Di fatto, il Polo scientifico tecnologico, così come concepito, rappresenta il progetto-cardine del programma del presidente della Fondazione Carisap Galeati per fornire un supporto fondamentale dal punto di vista dello sviluppo economico del territorio, dopo il corposo pacchetto di iniziative messe in campo sul fronte sociale e, quindi, del terzo settore. Dal punto di vista logistico, il punto di riferimento sarà a tutti gli effetti la Fondazione Carisap con i propri uffici, per poi andare successivamente a individuare altri spazi. La nuova fondazione che si andrà a creare, senza scopo di lucro e soltanto con l’obiettivo di far partire questo ambizioso progetto per la città, resterà aperta ad ulteriori eventuali partecipazioni. 


Mentre il progetto del Polo scientifico tecnologico si prepara a viaggiare lungo i binari ben definiti dalla Fondazione Carisap, qualcosa si muove anche sul fronte dell’area ex Carbon, di proprietà di Restart. In tal senso, secondo quanto trapelato in questa fase, l’intenzione sarebbe quella di iniziare già dal prossimo mese di settembre la demolizione di alcuni dei manufatti all’interno dell’ex stabilimento industriale. In questo modo si intenderebbe, quindi, avviare il percorso che dovrebbe portare poi verso l’avvio della bonifica, quando arriverà l’attesa decisione del generale Giuseppe Vadalà, nel suo ruolo di commissario, per bonificare innanzitutto la vasca di prima pioggia all’interno dell’area. 

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