Il Pd attacca il centrodestra. L’ex ministro Speranza nel Piceno: «Tornano i tagli dopo la fase emergenziale»

Il Pd attacca il centrodestra. L’ex ministro Speranza: «Tornano i tagli dopo la fase emergenziale»
Il Pd attacca il centrodestra. L’ex ministro Speranza: «Tornano i tagli dopo la fase emergenziale»
di Cristiano Pietropaolo
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Domenica 17 Marzo 2024, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 12:31

ASCOLI L’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, ha fatto tappa nelle Cento Torri. Proveniente da San Benedetto dove è stato contestato dai No Vax Speranza ha evidenziato come «durante la pandemia si era detto mai più tagli alla sanità. Chiusa la fase emergenziale, purtroppo, si è tornati indietro: la prospettiva dell’anno prossimo è che il rapporto spesa sanitaria/Pil tornerà agli anni pre-pandemia.

Se una persona sta male, non conta quanti soldi ha nè di chi è figlio, si ha sempre il diritto di essere curato.

Il momento più brutto per me durante la pandemia fu il momento in cui si decise di chiudere le scuole. Penso che sanità e istruzione sono le due leve principali di una società. Dobbiamo avere il coraggio di mobilitarci contro il progetto di autonomia differenziata proposto dal Governo. Le politiche sanitarie devono essere di ampio respiro, questa riforma non produrrà risposte utili per nessuno e ridurrà le tutele dei cittadini».

I fondi

Il candidato sindaco del centrosinistra Emidio Nardini evidenzia: «Ci siamo scordati i camion di morti durante la pandemia, ma adesso i soldi per la sanità non ci sono più. La nostra speranza di vita sono gli antibiotici e i vaccini. Il nostro ospedale era un’eccellenza tempo fa. Il deputato Augusto Curti sottolinea che «nelle Marche la sanità ha toccato il fondo, frutto di scelte fatte dagli amministratori di centrodestra.

« Nel periodo del Covid si fecero degli investimenti in tecnologia e personale di grande livello- spiega la consigliera regionale, Anna Casini- I sindacati sono stati cacciati dall’ospedale di San Benedetto, siamo stufi di essere governati dai fascisti». «Non c’è nessuna progettualità. Più ospedali non significa sanità migliore, tutti devono avere l’opportunità di curarsi vicino casa e arrivare in ospedale solo se c’è vera necessità- aggiunge Manuela Marcucci, responsabile del circolo sanità Pd Ascoli- Se si vuole fare una mammografia bisogna attendere troppo tempo. Posti letto ridotti e poco personale portano ad una diminuzione della qualità del servizio. Serve una vera progettazione per l’Ast».

L’affondo

Il segretario provinciale del Pd Francesco Ameli ha rimarcato che «la sanità del Piceno vive uno dei momenti più bui della sua storia. La situazione è peggiorata, noi vogliamo ribadire quanto è importante il servizio sanitario pubblico e tutelarlo. Dalla tessera sanitaria si è passati alla carta di credito per curarsi nel Piceno. Inviteremo Fioravanti a “Chi l’ha visto”, considerato che di sanità non parla più da tempo».

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