Ascoli, il presidente dell’Ance Ubaldi: «Superbonus, senza proroga una valanga di contenziosi». Corsa contro il tempo per chiudere i lavori

Cantieri in città
Cantieri in città
di Luca Marcolini
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Giovedì 5 Ottobre 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 12:28

ASCOLI - Tremano anche molti condomini ascolani e le imprese di fronte all’annunciato stop del superbonus al 110% per tutti coloro che non riusciranno a completare i lavori entro il prossimo 31 dicembre. Una sorta di bomba ad orologeria che, senza una proroga così come prefigura lo scenario a livello nazionale, potrebbe esplodere causando danni pesanti sia ai proprietari di appartamenti con cantieri aperti per cogliere la ghiotta opportunità dell’efficientamento energetico a costo zero, sia per le ditte che si ritrovano, in certi casi, già con lavori in corso ma col rischio di uno stop per mancanza di fondi.

E la preoccupazione serpeggia tra gli addetti ai lavori, come emerge da alcuni professionisti iscritti all’Anaci, l’Associazione degli amministratori condominiali e immobiliari, e come rimarca il presidente dell’Ance (Associazione nazionale costruttori) sezione di Ascoli, Massimo Ubaldi 
 
«Il rischio, in assenza di una proroga – spiega Ubaldi – è innanzitutto quello di scatenare una valanga di contenziosi tra imprese e condomini, proprio per la questione della copertura economica degli interventi. Perché è vero che tutti stanno accelerando e che si dovrebbe riuscire a concludere entro il termine previsto il 70-80% dei cantieri aperti, ma la restante parte creerà grossi problemi. Altro aspetto importante è quello legato alla sicurezza. Una proroga sarebbe quanto mai necessaria anche sotto questo aspetto, considerando che circa il 70-80% degli attuali cantieri aperti, una volta conclusi, dovranno provvedere in un mese, ovvero dicembre, a smontare tutte le impalcature. Si troverà tutto il necessario personale qualificato? E che disagi comporterà questo contemporaneo smontaggio di decine e decine di cantieri?». 
 
Quella che doveva rappresentare una importante opportunità per l’efficientamento energetico, dunque, ora rischia di trasformarsi in un boomerang per condomini e imprese anche sul territorio ascolano. Soprattutto nei casi in cui i lavori sono iniziati ma non potranno essere conclusi entro la fatidica data del 31 dicembre. Una fase molto delicata, come confermano alcuni tra gli amministratori di condominio iscritti all’Anaci che si ritrovano a dover gestire situazioni delicate sul fronte superbonus. Il concetto è chiaro: se non ci sarà una proroga, la situazione si rivelerà molto critica. E qualcuno conferma anche di aver appositamente rinunciato all’avvio dei lavori proprio per salvaguardare i proprietari degli appartamenti, alla luce dello scenario che si stava prefigurando. 
 
Del resto, che il problema superbonus impatti fortemente anche su molti edifici ascolani si intuisce già dall’enorme numero di autorizzazioni richieste al Comune di Ascoli: erano complessivamente 759, dato aggiornato allo scorso settembre.

Un numero eloquente di come si sia scatenata negli ultimi 24 mesi una corsa al super contributo. Ma, pur considerando che numerose di quelle richieste siano rimaste ancora solo sulla carta, in realtà, ci sono decine e decine di cantieri – come visibile in città – che sono partiti. Di cui qualcuno avviato solo da poco, magari da qualche mese. Ed ecco che, in questi casi, una importante percentuale dei costi andrà a ricadere, senza una proroga, tra capo e collo dei condomini. Dall’opportunità alla beffa, il passo è breve.  

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