Detenuto tenta il suicidio in carcere al Marino, salvato dall'intervento degli agenti in servizio. La denuncia dei sindacati

Il carcere di Marino del Tronto
Il carcere di Marino del Tronto
di Luigi Miozzi
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Martedì 20 Settembre 2022, 02:30

ASCOLI - Sventato il tentativo di suicidio di un detenuto del carcere di Marino del Tronto. Solo grazie al pronto intervento dagli degli agenti della polizia penitenziaria in servizio in quel momento, il recluso non è riuscito a mettere in atto i suoi propositi di uccidersi. Il fatto si è verificato nei giorni scorsi nella sezione alta sicurezza del penitenziario ascolano, nel reparto “osservandi”, dove si trovava ristretto un giovane che aveva messo in atto i suoi propositi di impiccarsi. 
 

Se ne sono resi immediatamente conto i baschi azzurri che erano di turno in quella sezione e, immediatamente sono intervuti. Gli agenti sono entrati nella cella dove il detenuto era rinchiuso e lo hanno soccorso per poi consegnarlo alle cure del personale sanitario che lo ha accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni per gli approfondimenti del caso ed essere curato. 

Un episodio che desta molta preoccupazione anche tra gli agenti della polizia penitenziaria dal momento che negli ultimi mesi il numero di casi di autolesionismo riscontrati all’interno del carcere di Marino che spesso si tramutano in tentativi di suicidio, sono aumentati esponenzialmente. Fino a poco tempo fa, infatti, i tentativi di togliersi la vita erano messi in atto sporadicamente dai detenuti. Se poi a questi si uniscono anche i numerosi casi di aggressioni ai danni degli agenti della Penitenziaria, non si può certo dire che il clima all’interno del carcere di Ascoli sia sereno. 

All’inizio del mese, una trentina di detenuti della sezione di alta sicurezza dove si è verificato il suicidio di qualche giorno fa avevano messo in atto una protesta pacifica rifiutandosi di rientrare nelle proprie celle e rimanendo fuori per tutta la notte fino a quando le richieste dei carcerati non sono state accolte ed hanno potuto confrontarsi con il comandante degli agenti in servizio al Marino su alcuni aspetti che riguardano le attività e la socializzazione all’interno del carcere.

Un clima poco sereno che è stato evidenziato anche dai rappresentanti delle sigle sindacali degli agenti della polizia penitenziaria che hanno interessato del problema anche il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. 

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