Due milioni dall'Anas
per evitare il default

Due milioni dall'Anas per evitare il default
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Giovedì 20 Novembre 2014, 19:34 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 10:47
ASCOLI - ​Restano solo dieci giorni, considerando quelli lavorativi solo sei, per avere dall'Anas i due milioni di euro necessari ad evitare il default. Il futuro della Provincia, insomma, si gioca sul filo di lana e la speranza degli amministratori di palazzo S. Filippo, con il presidente Paolo D'Erasmo in testa, è che le procedure messe in piedi per ricevere il finanziamento dall'Anas, riescano a bruciare i tempi. Ieri mattina, è arrivata da Roma una lettera dall'Anas che in Provincia definiscono interlocutoria e attraverso la quale l'azienda fa capire che è necessario l'invio di altri documenti per sbloccare il finanziamento. Se l'arrivo della lettera dell'Anas viene interpretata in senso moderatamente positivo, d'altro canto lo stesso Paolo D'Erasmo continua a parlare di "una fase di incertezza e dove non si può ancora cantare vittoria". Se le cose dovessero rimanere come quelle di ieri, sarebbe difficile se non impossibile arrivare al 29 novembre, data ultima per l'approvazione dell'assestamento di bilancio con i due milioni in cassa. E, allora, a palazzo S. Filippo, proprio nel tentativo di accorciare i tempi ed evitare il dissesto dell'ente, si sta facendo strada l'idea di impegnare l'Anas con una lettera. "A noi - spiega in proposito Paolo D'Erasmo - basterebbe anche un atto formale dell'Anas in cui l'azienda si impegna ad erogare i due milioni. Questo ci metterebbe al momento al sicuro consentendoci di approvare l'assestamento di bilancio che, tecnicamente, è pronto". Da questa mattina, partiranno, in pratica le verifiche sulla richiesta di documentazione chiesta dall'Anas e non sarà certamente un compito facile, perché si tratta di documenti che risalgono in alcuni casi a quasi vent'anni fa e la ricerca non si presenta facile. Perché, anche si dovesse, grazie a un miracolo, superare lo scoglio dell'assestamento di bilancio, la situazione economica e finanziaria dell'ente non inducono certo all'ottimismo. Al riguardo basta sentire quello che dice sempre il presidente della Provincia. "La situazione dell'ente - precisa Paolo D'Erasmo - è molto compromessa, anzi, per dirla tutta, è peggiore di quello che si poteva immaginare. Veniamo da alcuni anni in cui il bilancio non è mai stato considerato una scelta fondamentale per l'ente. E' stato un errore di cui oggi paghiamo il prezzo". Che in Provincia ci siano stati ritardi nelle procedure per riscuotere i crediti lo denuncia lo stesso Paolo D'Erasmo, quando, a proposito dei due milioni di euro dell'Anas, parla di "ingiustificati ritardi dovuti a scelte politiche incomprensibili. Se su questo versante ci si fosse mossi solo qualche mese fa, oggi non staremo con l'acqua alla gola". Se la situazione è quella che descrive il presidente della Provincia, allora, seri dubbi si affacciano sul futuro dell'ente. Perché, ripetiamo, se anche si dovesse superare l'ostacolo del 30 novembre i nodi verranno comunque al pettine. A cominciare dal piano di riequilibrio pluriennale, ormai, quasi de tutto saltato, sia per i mancati introiti degli autovelox che per la fallimentare politica dell'alienazione del patrimonio della Provincia. I due cardini su cui lo stesso piano di riequilibrio si poggiava.



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