Ascoli, piazze del caos, ragazzi ubriachi, risse, schiamazzi. I residenti del centro esasperati: «Nel fine settimana è un pandemonio»

Gruppetti di giovani a piazza Ventidio Basso
Gruppetti di giovani a piazza Ventidio Basso
di Cristiano Pietropaolo
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Mercoledì 25 Ottobre 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 11:39

ASCOLI - Da tempo piazza Ventidio Basso è diventata un luogo di ritrovo per tanti giovani che negli anni si sono spostati da diverse altre zone del centro, come piazza del Popolo e piazza Roma per radunars. Purtroppo, però, sempre più spesso, avvengono schiamazzi prolungati durante la notte oppure e risse.  Situazione sotto osservazione anche in piazza San Tommaso per la presenza di persone poco raccomandabili. 

I residenti e i commercianti della zona commentano una situazione che sta andando avanti da diversi mesi. «Durante il giorno non vedo nulla di strano, ma quando arriva la sera e chiudo l’attività, qui è un caos. Il lunedì mattina, davanti al mio negozio, trovo salviette usate, cicche di sigarette e di cartine usate, bottiglie di alcolici sul gradino del mio negozio- spiega Gianni De Santis, titolare di un negozio di barbieria proprio in piazza Ventidio Basso - Devo mettermi i guanti e buttare via  tutto. Una volta ho trovato anche il muro che delimita il cantiere, abbattuto forse con un calcio e, per rendere la cosa carina, ci ho disegnato un gattino. È una situazione preoccupante, qui serve più attenzione». Una residente che abita a breve distanza, in Via delle Torri si accorge ugualmente dei rumori che provengono dalla vicina piazza. «Anche in Via dei Soderini si sentono i rumori. Alcune delle auto parcheggiate in quella via avevano gli sportelli della benzina aperti e c’erano dei pezzi di un fanalino per terra. Il venerdì e sabato c’è più movimento, con tanti ragazzi molti dei quali minorenni. C’è bisogno di una pattuglia che possa controllare la zona, a volte sento delle urla che mi fanno paura». Giacomo Sacripanti, titolare del ristorante “Il Capriccio degli Dei” che si trova in piazza Ventidio Basso, invece la pensa diversamente:«Il grosso dei giovani si concentra nel fine settimana, soprattutto il sabato sera.

Qualche volta può succedere qualcosa di spiacevole ma durante l’inverno, in questo quartiere, dopo le 21,30, non gira più nessuno Ad Ascoli è un luogo comune quello di accanirsi contro i giovani. Quando in questa città non ci vivrà più nessuno, tutti saranno più contenti? I ragazzi escono solo il sabato sera. D’estate è diverso, e c’è più movimento. L’eccesso da una parte fa male, così come fa male un eccesso dall’altra. I ragazzi arrivano verso le 21.30 fino a dopo mezzanotte e  purtroppo  ogni tanto c’è qualche rissa». 

Gli schiamazzi

«Gli schiamazzi sono fastidiosi ma cosa possiamo fare? Il sabato sera, a volte, i rumori sono insopportabili, il resto dei giorni no. Da una parte fa piacere vedere la piazza piena, ma quando qualcuno si ubriaca e si arriva alle scazzottate, non va bene - sottolinea il residente Gianfranco Mochi. -  Qualche volta qualcuno ha anche la sgradita sorpresa di trovare la sua auto danneggiata. Ci vorrebbe una pattuglia delle forze dell’ordine qui a controllare che potrebbe essere d’aiuto. Questo ci farebbe stare sicuramente più tranquill». Il problema è che la coperta è troppo corta anche per le forze dell’ordine.

«Prima o poi ci scapperà il morto»

Una residente che vuole mantenere l’anonimato perchè teme ritorsioni presagisce che «Fino a che non ci scapperà il morto, nulla si farà. Bisognerebbe utilizzare i carabinieri in congedo; qualche volta i ragazzi ci rispondono male quando li richiamiamo. Una volta non era così questa piazza. Purtroppo chi non ci abita non si rende conto della grave situazione. È vero che i ragazzi non sanno dove andare, forse servirebbe una discoteca in una zona isolata. Molti residenti delle rue vicine si lamentano, servono controlli nella zona». Infine ll vicesindaco Gianni Silvestri:  «Come Comune stiamo monitorando questa situazione. Vedremo anche, in collaborazione con la Polizia Locale, cosa si potrà fare a nche per quanto riguarda la sorveglianza».

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