Ascoli, condannato per peculato
un ex dipendente dell'Area vasta 5

Ascoli, condannato per peculato un ex dipendente dell'Area vasta 5
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Giovedì 10 Settembre 2015, 16:02 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 13:18
ASCOLI - ​Il giudice per le udienze preliminari, Rita De Angelis, ha condannato alla pena di un anno e 6 mesi l'ex dipendente dell'Area vasta 5, A. F., assistito dall'avvocato Alessio De Vecchis, per il presunto reato di peculato.





Il gup, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero, Lorenzo Destro, avanzata al termine dell'arringa del processo celebrato con il rito abbreviato, ha altresì stabilito che l'indagato versi una provisionale di 15 mila euro a favore dell'ente sanitario rimettendo gli atti al giudice civile per la quantificazione del danno economico.



I fatti risalgono al periodo compreso fra il 2009 ed il 2011. A. F., ora in pensione, era il responsabile dell'ufficio cassa dell'ospedale Mazzoni. Ogni prestazione ospedaliera a pagamento avrebbe dovuto essere fatturata.



Capitava comunque che in certe occasioni, vuoi per gli eccessivi carichi di lavoro o per il sovrannumero di richiedenti, all'utente venisse detto che non appena possibile la fattura per l'importo pagato gli sarebbe stata inviata al proprio indirizzo quanto prima. Però, trascorsi alcuni mesi senza aver ricevuto il documento contabile, qualche utente si è recato all'ufficio cassa per avere spiegazioni sul prolungato ritardo.



A questo punto è scattata l'inchiesta interna per capire i motivi che avevano impedito l'emissione della fattura. Si è così scoperto che in effetti i soldi di un certo numero di prestazioni sanitarie erano stati regolarmente pagati dagli utenti ma non figurava alcun riscontro contabile che testimoniasse la riscossione.



L'inchiesta si è ulteriormente allargata portando a scoprire che non erano stati registrati altri incassi. Una volta alla settimana un infermiere si recava nell'ambulatorio dell'Asur di Acquasanta Terme per effettuare prelievi di sangue agli utenti dietro versamento di un ticket.



Al termine della giornata il dipendente rientrava al Mazzoni e consegnava l'incasso al responsabile dell'ufficio cassa il quale avrebbe poi dovuto provvedere ad emettere per ogni prestazione la relativa fattura. Cosa che sembrebbe non sia avvenuta nel suddetto periodo e che gli incassi non siano finiti nella casse dell'Area Vasta 5.
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