Ok della Provincia al nuovo impianto di compostaggio a Relluce. Può trattare tutto l’umido prodotto nel Piceno

Ok della Provincia al nuovo impianto di compostaggio a Relluce. Può trattare tutto l’umido prodotto nel Piceno
Ok della Provincia al nuovo impianto di compostaggio a Relluce. Può trattare tutto l’umido prodotto nel Piceno
di Luca Marcolini
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 11:16

ASCOLI - Via libera, da Palazzo San Filippo, all’intervento di ammodernamento e potenziamento dell’impianto di compostaggio dei rifiuti a Relluce. L’amministrazione provinciale, dopo una richiesta pervenuta esattamente un anno fa da Picenambiente (che gestisce l’attuale impianto insieme alla società Ascoli servizi comunali), ha ora sbloccato l’intervento esprimendo parere positivo, seppur indicando alcune prescrizioni tecniche da rispettare. 

 
 
A questo punto, si potrà procedere verso l’intervento di aggiornamento dell’attuale sistema di trattamento dei rifiuti, con un raddoppio della quantità della frazione organica da trasformare in compost, pari a 24mila tonnellate all’anno (rispetto alle attuali 11.500). Una potenzialità, quindi, che secondo le società proponenti consentirà di trattare tutti i rifiuti umidi attualmente prodotti sul territorio dell’Ata 5 (ovvero l’Ambito ambientale del Piceno), indicati in un quantitativo complessivo di oltre 20mila tonnellate. Inoltre, il progetto approvato prevede anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico, per consentire anche l’autoproduzione di energia. Si arriva, dunque, ad una nuova fase per il compostaggio dei rifiuti e per un impianto di trattamento che è stato, nel corso degli anni, anche al centro di polemiche da parte di residenti nei territori a ridosso dell’impianto stesso, come Castel di Lama e Appignano del Tronto, per gli odori nauseabondi. 
 
Dopo un anno dall’avvio del procedimento per la valutazione di impatto ambientale e l’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio del progetto di ammodernamento dell’impianto di compostaggio a Relluce, la Provincia ha concesso il proprio via libera con alcune prescrizioni. Le modifiche previste dall’intervento, oltre alle potenzialità di un maggior quantitativo di rifiuti da trattare ogni anno, fanno riferimento anche ad aspetti tecnologici, impiantistici e strutturali dell’intero insediamento, già realizzato ed in esercizio da diversi anni. Si prevede, ad esempio, l’utilizzo di spazi ulteriori per l’accesso all’impianto e ad alcune operazioni di ricezione e lavorazione del verde. Inoltre, per l’ampliamento delle linee di trattamento si prevedono interventi sostanziali sia dal punto di vista edile che tecnologico attraverso la realizzazione di nuovi capannoni e l’installazione di moderne tecnologie e processi che prevedono, tra l’altro, un sistema di automazione e controllo tale da monitorare tutte le fasi di trattamento anche da remoto. Inoltre, è prevista anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico.

Con l’aggiornamento dell’impianto di compostaggio, a Relluce si potranno trattare 24mila tonnellate all’anno di frazione organica.

Un deciso incremento rispetto alle attuali 11.500 tonnellate. L’impianto proposto, quindi, in corrispondenza con la tendenza all’aumento della raccolta differenziata, potrà trattare tutta la produzione di rifiuti solidi urbani del territorio dell’Ata, pari a 20.814 tonnellate all’anno. Quindi, un potenziamento che sarebbe in linea con le esigenze di compostaggio del territorio di riferimento anche in prospettiva di ulteriori incrementi della raccolta differenziata. Ora per la realizzazione dell’intervento si dovranno rispettare rigorosamente tutte le indicazioni e le prescrizioni della Provincia. E salvo comunicazione di modifiche, il provvedimento autorizzativo per l’impianto dovrà essere riesaminato tra 12 anni. 

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