SAN BENEDETTO - L’Istat graverà sulle tasche dei sambenedettesi. Dopo l’aumento delle tariffe sui servizi a domanda individuale dell’8,1%, si annunciano rincari anche per la Tari che verrà definito con il piano finanziario della Picenambiente. Il tutto a fronte di un bilancio positivo che l’amministrazione stila avendo incassato 20milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’assessore al bilancio Domenico Pellei ha parlato della difficoltà a governare in un momento caratterizzato dagli aumenti dei costi energetici e dei materiali.
Un Istat che grava sulle tariffe ma che avrà una ricaduta anche sulla tassa dei rifiuti. A confermarlo sempre Pellei che ricorda come in quel caso inciderà anche l’aumento dei costi per il conferimento fuori ambito, infatti nella prima parte dell’anno si è conferito vicino Fano e ora a Fermo. Le tariffe Tari sono in fase di calcolo e verranno previste delle fasce di reddito per riconoscere delle agevolazioni e concedere sgravi. Sempre in merito agli aumenti l’assessore all’istruzione Lazzari ha puntualizzato come il Comune fornisca 2mila pasti annui e che l’aumento dell’8,1% sui buoni sia minimo a fronte di un inasprimento dei costi delle derrate che si aggira intorno al 36%.
Un bilancio di inizio anno che deve fare i conti anche con le fibrillazioni che negli ultimi mesi hanno visto la maggioranza perdere due pedine quali Giorgio De Vecchis e Luciana Barlocci. «Siamo civici- replica il sindaco Spazzafumo - non abbiamo imposizioni. E’ chiaro che in un anno abbiamo raffinato i caratteri e c’è anche chi è critico e non propositivo, ma noi siamo trasparenti e puliti. Se qualcuno si vuole ergere a paladino lo faccia in autonomia, il resto della coalizione è unito e compatto. Se la Barlocci ha fatto una scelta diversa dalla nostra è una sua posizione. Se lei pensa di stare in maggioranza faccia pure, De Vecchis è stato più coerente. Entrambi si sono autoesclusi».
A distanza di un anno e mezzo il sindaco candiderebbe gli stessi esponenti? «La maturità ed esperienza arrivano con il tempo- risponde Spazzafumo - De Vecchis, per esempio, si è battuto per l’ospedale a San Benedetto mentre oggi si dice contrario. A oggi i numeri per governare li ho, poi non posso obbligare nessuno a rimanere, ma noi siamo tranquilli perché operiamo in trasparenza».