ASCOLI - La Guardia di Finanza di Ascoli ha indagato su 9 società, 4 italiane (ubicate a Roma, Catania, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto) e 5 estere (operanti negli Stati Uniti, nella Repubblica Dominicana, in Nuova Zelanda e in Austria).Truffa e abusivismo finanziario le denunce a diverso titolo, in capo a 10 persone, residenti in distinte località dell’Italia; si parte dal Piceno (Ascoli Piceno, Castel di Lama, San Benedetto del Tronto e Monteprandone) per arrivare a Bolzano, Roma, Tivoli, Guidonia Montecelio (RM), Palma di Montechiaro (AG) e Orvieto (TR).
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Soggetti per lo più amministratori delle predette società, operanti in diversi ambiti, dalla consulenza per la gestione della logistica aziendale e altre attività professionali a quella del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, in una serie di operazioni che, alla fine delle indagini, hanno disvelato una maxi truffa in danno di un centinaio di risparmiatori.Una raccolta abusiva di denaro che, come ricostruito con riferimento al periodo dal 2015 al 2019, è stata eseguita in assenza di iscrizioni, abilitazioni o autorizzazioni delle autorità del settore e che è stata quantificata in circa 26,5 milioni di euro, di cui solamente poco più del 50%, come emerso dalle analisi dei flussi finanziari, rimborsati attraverso la simulazione di una parte dei rendimenti di spettanza.