Malore prima dello schianto
Folla ai funerali di Fanini

Malore prima dello schianto Folla ai funerali di Fanini
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Martedì 5 Maggio 2015, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 18:39
ASCOLI - ​Il giorno dell’addio a Umberto Fanini. Si sono svolti oggi pomeriggio, a partire dalle 15, i funerali del 39enne deceduto domenica sera in seguito ad un incidente stradale avvenuto a pochi metri dalla sua abitazione. Fanini era a bordo della sua auto, una Chevrolet, quando, in seguito ad un improvviso malore, ne ha perso il controllo ed è finito contro il parapetto del ponte di via Burrone, a due passi dalla sua casa. Ma ieri è stato il giorno dell'ultimo saluto ad Umberto Fanini, tra lo sgomento e le lacrime di chi lo amava, di chi lo conosceva, dei suoi genitori, della sua famiglia, dei suoi amici di sempre. Nella piccola chiesa parrocchiale di villa San Giuseppe, affollata come non mai, ricordata la grande bontà d'animo di Umberto, morto a 39 anni: la messa funebre è stata celebrata da don Mauro che, durante l'omelia, ha sottolineato "la sua grande voglia di vivere", spendendo anche parole di affetto e di vicinanza per i genitori di Umberto, Maria e Luciano, straziati dal dolore. Umberto era un ragazzo molto conosciuto in paese, cresciuto a Colli da quando era bambino, con una intensa vita sociale tra i giovani ed una grande voglia di vivere. Lavorava per una compagnia di assicurazioni della zona ed era un professionista molto brillante "che ha seguito le orme di suo padre", ha raccontato, commosso, Leo Crocetti, consigliere del comune di Colli ma, "prima di tutto, grande amico suo e della sua famiglia: due genitori esemplari, una famiglia integerrima nata e cresciuta nella nostra piccola comunità. E lui, Umberto, cresciuto tra l'affetto e la grande amicizia che lo legava ai nostri figli. Siamo sconvolti - ha proseguito Crocetti -. C'è una folla immensa, composta da amici, conoscenti, parenti, ma anche da un intero paese che piange la prematura scomparsa di un proprio figlio. E basta questo, per rendersi conto di ciò che Umberto rappresentava per i suoi amici e per tutta la nostra comunità". Lo strazio dei familiari, le lacrime dei genitori e degli amici, si è, dunque, consumato ieri tra le mura della piccola chiesa parrocchiale di villa San Giuseppe, gremita fino all'inverosimile, a tal punto che almeno un altro centinaio di persone sono rimaste fuori durante la funzione. Ma poi il rito funebre è giunto al termine. E un coro unanime, quello dei suoi amici, ha accompagnato il feretro durante il passaggio tra la folla:" Umberto: sei stato il fratello di tutti noi".

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