L'Arengo, dunque, cerca di raschiare il fondo per recuperare per quanto possibile le imposte che gli ascolani, anche negli anni passati, non hanno pagato o hanno pagato solo parzialmente, considerando che si tratta di somme anche di una certa consistenza in un quadro di bilancio decisamente non incoraggiante.
E stavolta, come detto, il lavoro di accertamento dell'Ufficio tributi comunale, coordinato dall'assessore Gibellieri e adeguatamente formato proprio per gli aggiornamenti necessari in conseguenza della continua evoluzione normativa, si concretizza nell'emissione di avvisi di accertamento "per omessa o infedele dichiarazione di immobili soggetti all'imposta, nonché degli omessi versamenti dei tributi locali per gli anni 2009 - 2010", per una somma complessiva pari, per la precisione, a circa 261.981 euro. Il tutto con le sanzioni accessorie previste.
Di fatto, questi avvisi che ora arriveranno a destinazione includono anche alcuni di quegli immobili fantasma, ovvero finora inesistenti, per l'Arengo, perlomeno dal punto di vista fiscale. In questo senso, producono i loro effetti quei controlli incrociati avviati proprio dall'Amministrazione comunale, in collaborazione con l'Agenzia del territorio, negli ultimi anni.
Chiaramente, una volta individuati quegli immobili per i quali è stata omessa la dichiarazione per l'assoggettamento ad imposta
Considerato che le sanzioni sono state calcolate applicando i principi dettati dai decreti legislativi nn. 471, 472 e 473 del 18 dicembre 1998, e successive modificazioni ed integrazioni, di riforma del sistema sanzionatorio amministrativo tributario; al Dirigente Dott.ssa Cristina Mattioli di adottare la determinazione di approvazione degli avvisi di accertamento I.C.I. anni 2009 - 2010, predisposti dall'Ufficio Tributi, per la richiesta di pagamento ai contribuenti di imposta, sanzioni, interessi e rimborso spese di notifica per un totale pari a