ASCOLI - L’esercito dei circa 700 beneficiari del Cas, ovvero il Contributo autonomo di sistemazione post sisma, ha risposto compatto alla scadenza dei termini per continuare a percepire il sostegno economico e garantirsi la copertura del canone d’affitto da pagare per un alloggio temporaneo. Alla fine, infatti, sarebbero 701 le domande di rinnovo pervenute all’Arengo: solo 5 in meno rispetto alla precedente ondata di richieste nel 2019.
Ma se queste famiglie riusciranno a mantenere il contributo – ovviamente previo esame della documentazione – lo si deve anche ad un consistente lavoro degli uffici preposti dell’Arengo che – su impulso del sindaco Marco Fioravanti e dell’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni – hanno informato e sollecitato tutti gli attuali beneficiari anche, ove necessario, contattandoli telefonicamente. Il tutto per evitare che magari chi ne avesse diritto, magari non a conoscenza della scadenza, potesse perdere l’importante sussidio necessario per pagare l’affitto delle abitazioni temporaneamente utilizzate in attesa di poter tornare negli appartamenti evacuati perché inagibili a causa proprio del sisma del 2016.
E se da una parte è importante che chi ha veramente bisogno possa comunque riuscire a non perdere il sostegno economico per la nuova sistemazione a causa del proprio immobile danneggiato, il fatto che oltre 700 famiglie siano ancora in attesa di rientrare in casa è un segnale eloquente di come sul fronte della ricostruzione ci sia ancora tanto da fare.
«Innanzitutto è importante che siano stati prorogati i termini – sottolinea il primo cittadino ascolano – ma condivido il fatto che sia necessaria una ulteriore proroga a più lungo termine. Questo perché ritengo giusto e doveroso che tutti coloro che hanno subito danni alla propria abitazione a causa del terremoto possano ottenere il contributo, avendone diritto come tutti gli altri».
Nonostante le difficoltà legate all’attivazione di una nuova procedura con richieste sulla piattaforma telematica regionale e un paio di proroghe per evitare di lasciare a piedi molte famiglie non informate, alla scadenza di ieri, 15 ottobre, praticamente quasi tutti gli attuali beneficiari dei Cas, ovvero i contributi di autonoma sistemazione, hanno inoltrato la richiesta per poter continuare a percepire il sostegno economico. E quindi, se il giro di vite ipotizzato dopo l’ennesima scadenza è dettato anche da un problema di fondi disponibili sempre meno consistenti, in realtà su Ascoli, qualora tutte o quasi le 701 domande presentate fossero accolte, previo esame della documentazione, la somma da stanziare dall’Ufficio ricostruzione sarebbe comunque ancora molto importante, ovvero intorno a mezzo milione al mese. Ma, in tal senso, il lato positivo è che con le conferme dei contributi si potranno evitare anche grossi problemi per le famiglie chiamate a dover pagare un affitto di tasca propria senza poter rientrare nella propria abitazione (per chi ha una casa di proprietà ancora inagibile).
E in questo senso, grande merito va agli uffici comunali preposti che hanno informato, sollecitato e aiutato le famiglie a non perdere il treno dei Cas. «E’ stato fatto un grande lavoro – rimarca il sindaco Fioravanti – per questo voglio ringraziare sentitamente il dirigente Ciccarelli e tutti i dipendenti che hanno lavorato su questo fronte con grande impegno». «Ringraziare i nostri uffici che si occupano dei Cas – evidenzia anche l’assessore Brugni - è doveroso per la dedizione che hanno messo per aiutare tutti i potenziali beneficiari. Anche chiamandoli, quando necessario, telefonicamente caso per caso, oltreché supportandoli nella predisposizione delle richieste. E’ stato fatto davvero un gran lavoro».
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