Ascoli, ripartono le Borse lavoro. Previsto un assegno da 800 euro al mese. Possono fare domanda tutti i disoccupati

Ascoli, ripartono le Borse lavoro. Previsto un assegno da 800 euro al mese. Possono fare domanda tutti i disoccupati
Ascoli, ripartono le Borse lavoro. Previsto un assegno da 800 euro al mese. Possono fare domanda tutti i disoccupati
di Luca Marcolini
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Mercoledì 14 Giugno 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 11:35

ASCOLI - Arriva anche per il Piceno una nuova chance attraverso le borse lavoro appena attivate, con specifico bando, dalla Regione Marche. Con i centri per l’impiego locali – quindi sul territorio piceno quelli di Ascoli e San Benedetto – che dovranno raccogliere le richieste di adesione da parte di imprese, associazioni e studi professionali (esclusi gli enti pubblici) con sede locale che vogliano aprire le porte a disoccupati dai 18 ai 65 anni.

Per questi ultimi, l’opportunità è quella di fare esperienza in un’azienda o attività per 8 mesi con una indennità mensile di 800 euro (orario settimanale da 28 a 32 ore).

E con la prospettiva di un’eventuale assunzione, considerando che il soggetto ospitante riceverà un contributo di cinquemila euro per un contratto di lavoro a tempo determinato per almeno un anno e di 10 mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato. 

L'obiettivo



Ora, l’obiettivo è, in tal senso, far incrociare domanda ed offerta tra disoccupati richiedenti e soggetti ospitanti. Il tutto con una dotazione complessiva per il territorio regionale di 13,4 milioni di cui 2 milioni per il 2023, con domande entro il prossimo 31 luglio, altri 3,7 milioni nel 2024 con due finestre dal primo gennaio al 29 febbraio e dal 1° settembre al 31 ottobre, ulteriori 3,7 milioni nel 2025 con richieste tra il 1° gennaio e il 28 febbraio e tra il 1° settembre e il 31 ottobre. Le richieste saranno ammesse fino ad esaurimento delle risorse. Chi potrà richiedere l’attivazione di una borsa lavoro? I residenti nelle Marche, disoccupati, di età tra i 18 e 65 anni, che abbiano sottoscritto un patto di servizio o per il lavoro con uno dei centri per l’impiego. Il richiedente non deve aver presentato domanda di ammortizzatore sociale e non esserne percettore, né deve aver svolto negli ultimi 24 mesi dalla data di presentazione della domanda uno o più interventi di borsa lavoro, borsa ricerca o tirocinio extracurriculare finanziati con risorse della programmazione Por Marche 2014/2020.

Come funziona

Per quanto riguarda, invece, i soggetti ospitanti, oltre ad avere sede operativa nelle Marche, per ospitare borsisti devono essere datori di lavoro privati, professionisti, imprese o associazioni e organizzazioni senza fine di lucro iscritte nei pubblici registri stabiliti per ogni categoria dalla legge di riferimento. Sono esclusi gli enti pubblici e le società partecipate a controllo pubblico, i datori di lavoro che svolgono esclusivamente attività stagionali e quelli che applicano esclusivamente contratti di lavoro domestico, a domicilio o sono privi di sede operativa. Il numero di convenzioni che possono essere sottoscritte, al momento della presentazione della domanda, e di borse che possono essere avviate da ciascun soggetto ospitante sono calcolate in proporzione alle dimensioni dell’unità operativa, in termini di addetti Nello specifico, per soggetti ospitanti con numero di dipendenti tra 0 e 5 si può attivare 1 sola borsa; da 6 a 20 dipendenti 2 borse; da 20 a 49 dipendenti 3 borse e con oltre 50 dipendenti si potranno attivare 4 borse. Si prevede il doppio delle borse per chi ha già ospitato borse lavoro e ricerca e ha assunto la totalità dei borsisti ospitati. 

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