ASCOLI - Colle San Marco, luogo simbolo della resistenza picena, è il teatro del ricordo. Sul sacrario si commemora il 25 Aprile. E le note di Bella Ciao, intonate da tanti, fanno da eco alle parole. «Ho sempre pensato a questa giornata come fosse il compleanno degli italiani. La storia è una sola. Non si può revisionare: lo dobbiamo a chi ha combattuto per la libertà e la democrazia. La nostra Costituzione è la più bella del mondo. Ed è antifascista, dal primo all’ultimo articolo» afferma Pietro Perini, presidente Anpi Ascoli.
Il sindaco Marco Fioravanti, accolto dallo striscione «Ad Acquasanta per piace a San Marco per dovere - Grazie Marco non dovevi», dichiara: «Chi ha perso la vita ha dato la possibilità a noi di avere la libertà e la democrazia.
Loggi: «Il cinquantesimo anniversario della medaglia d'oro per la provincia ci onora»
Quest’anno è una ricorrenza particolare: 78° anniversario della Festa della Liberazione e 50° anniversario del conferimento della medaglia d’oro alla Provincia. La conclusione è affidata al presidente della Provincia, Sergio Loggi. «Un riconoscimento che ci onora e impegna tutti ad essere ancora più consapevoli e attenti nel custodire la memoria dei 278 martiri piceni caduti, per mano della tirannide nazifascista. Giovani che hanno pagato con la vita l’ansia di riscatto dall’oppressione, conquistando diritti e libertà, sanciti dalla Costituzione, di cui oggi noi possiamo usufruire. Un impegno che ci deve vedere tutti mobilitati per conservare quei traguardi di civiltà, pace e democrazia che sono un patrimonio comune da tutelare contro ogni forma di intolleranza, violenza, razzismo e revisionismo».
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