La stagione
Passa alla messa in pratica, la dirigente, e apre alla stagione della valutazione senza voto, a favore di quella descrittiva. Per rafforzare le sponde, cita Cristiano Corsini, di Roma3, il pedagogista che ha firmato “La valutazione che educa”. «L’ho fatto leggere ai miei insegnanti per riflettere sul valore del voto, che, se non accompagnato da un giudizio descrittivo, non aiuta a capire cosa si sbaglia, dove si può migliorare». Va oltre la freddezza del dato: «Dobbiamo proporre prove senza punteggi, servirebbero a infondere speranza». Altro elemento sensibile, per la Rucci, sono le medie, aritmetiche: «Uno strumento dannoso. Inserire un 2 nel registro elettronico significa dire ai ragazzi che non avranno la possibilità d’appello se il risultato finale è la media». Il suo imperativo: «Si deve far capire loro che l’errore è un passaggio dell’apprendimento. Va favorito questo approccio resiliente e formati gli insegnanti che devono trasmetterlo». Sistema ancora una tessera d’un mosaico da ricomporre: «È grave che non vi sia la figura fissa dello psicologo tra banchi e corridoi. Ci arrabattiamo con i fondi di bilancio, ma non basta».
Presente, Francesco Savore è sul prezzo. «Noi del sistema-scuola stiamo organizzando interventi mirati con esperti, da prima del Covid».
Il questionario
Pausa, Laura Trucchia la sollecita. La presidente del Coordinamento genitori democratici è ferma nella sua convinzione: «È un dovere fermarsi a riflettere per capire, per rispondere a quella che, da tempo, è una vera emergenza». Come prima mossa invia alle istituzioni regionali e locali, tutte, una richiesta urgente di aiuto per affrontare il disagio giovanile. Fornisce dati e riflessioni, il frutto del questionario di indagine, la cui voce narrante, lo scorso anno, è stata quella di 677 tra studentesse e studenti. Lo urlano: «La loro richiesta principale è stata la riduzione dello stress da prestazione». Va oltre i proclami: «Proponiamo corsi di formazione alle relazioni positive, rivolti agli adulti che devono essere resi consapevoli degli effetti dei loro comportamenti sui ragazzi e sulle ragazze con cui si rapportano». Sportelli d’ascolto e psicologi scolastici valgono anche per i prof. «Vanno investiti fondi, va costruita una rete di attività, ricreative e di aggregazione, aperta anche alle famiglie». Infliggere 1, 2 o 3 è la negazione del suo principio: «Dare la possibilità dell’orizzonte, per rimediare». Cadere, rialzarsi, apprendere.