Cinghiali razzolano nel parco in centro tra mamme e anziani seduti sulle panchine

I tre cinghiali nel parco della Repubblica a Sirolo
I tre cinghiali nel parco della Repubblica a Sirolo
di Arianna Carini
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Venerdì 26 Novembre 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 15:11

SIROLO - Parco della Repubblica, ore 15. Tre cinghiali razzolano nel prato in cerca di cibo, per nulla infastiditi dalla presenza dell’uomo. Poco distante, alcune mamme con bambini ed anziani siedono sulle panchine. Sembrerebbe la scena di un tranquillo pomeriggio allo zoo, non fossimo nel centro storico di Sirolo.

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Il filmato
A filmarli, due giorni fa, è stato il coordinatore infermieristico di una casa di cura di Ancona, Matteo Barabani.

Il selfie di Barabani con uno dei tre cinghiali al parco di Sirolo

«Erano vicino all’entrata laterale del parco e non avevano un atteggiamento aggressivo.

Certo è una situazione anomala». Gli zoologi lo chiamano sinantropismo ed è il fenomeno per il quale alcune specie selvatiche riescono ad adeguarsi in maniera efficace a diverse tipologie di ambienti antropici (centri abitati, zone industriali, strade, giardini), ottenendo un successo evolutivo pari o talvolta superiore a quello che avrebbero in ambiente naturale. Tradotto: è più semplice per loro nutrirsi. 


Gli incidenti
Un processo adattativo, non diverso da quello che sta portando i lupi ad avvicinarsi sempre più alle zone abitate (l’ultimo avvistamento è avvenuto non molto tempo fa a San Lorenzo) che non va però confuso con la domesticazione. I cinghiali, come i lupi, sono animali selvatici e nonostante l’impronta dell’uomo abbia modificato l’ambiente costringendoli a modificare le proprie abitudini per sopravvivere, la convivenza tra le due specie si traduce inevitabilmente in una serie di problematiche ed interrogativi a cui le istituzioni competenti si trovano ora a dover rispondere.

Anche perché, oltre alle segnalazioni dei cinghiali a passeggio nel parco e ai danneggiamenti denunciati in passato dai proprietari di fondi agricoli e dai gestori di strutture sportive, continuano a verificarsi incidenti stradali causati dall’attraversamento improvviso degli ungulati. Come accaduto qualche giorno fa a un 46enne di Sirolo che tornando a casa dal lavoro, lungo la SP23, prima del semaforo di Svarchi a Numana, si è visto tagliare la strada da un esemplare di piccola taglia. Pioveva a dirotto ed è stata una fortuna che dopo l’impatto sia riuscito a non perdere il controllo dell’auto.

«Appreso del primo episodio – afferma il sindaco Filippo Moschella – ho subito scritto al Parco del Conero», l’ente che dal 2008 si occupa del Piano di gestione dei cinghiali a Sirolo, Numana, Ancona e Camerano. In questo lasso di tempo «è stata potenziata l’attività di abbattimento con carabina dall’altana autorizzata dalla Polizia Provinciale sopra la spiaggia di San Michele». 


I sopralluoghi
«Inoltre, a seguito di un sopralluogo al quale ho partecipato assieme a Corrado Francinella dell’ufficio tecnico, a Filippo Invernizzi del Parco e ai trappolatori interessati, è stata posizionata una gabbia nei pressi del corridoio che si ritiene venga percorso dagli ungulati per accedere al parco. È pacifico – conclude Moschella - che vada implementata l’attività per garantire la sicurezza». Già nelle scorse settimane, sempre al Parco, era stata documentata con una serie di filmati la presenza di altri esemplari. Cinghiali sono stati fotografati di sera anche a margine della SP1, di fronte allo svincolo per l’hotel Beatrice.

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