«Non chiedermi soldi, ti ammazzo» E dà una bottigliata in testa al socio

«Non chiedermi soldi, ti ammazzo» E dà una bottigliata in testa al socio
«Non chiedermi soldi, ti ammazzo» E dà una bottigliata in testa al socio
di Stefano Rispoli
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Domenica 4 Febbraio 2024, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 17:06

ANCONA «Se non te ne vai ti ammazzo, ti do una bottigliata». Non ha fatto in tempo a chiedergli spiegazioni. Pochi istanti dopo, è stato effettivamente colpito alla testa. «Ero una maschera di sangue, gli ho detto di chiamare i soccorsi, ma lui si è allontanato ed è tornato solo quando sul posto erano già arrivati i carabinieri». Per quell’aggressione è finito a processo un ottantenne della provincia di Ancona, accusato di lesioni aggravate nei confronti di un 55enne, suo socio in una cooperativa, con sede in Vallesina, che si occupa di allevamenti alternativi di cinghiali e di selvaggina. 

 
L’accusa


L’aggressione si sarebbe consumata il 29 maggio del 2018 quando il 55enne, ferito e sotto choc, è stato portato in ambulanza al pronto soccorso.

A scatenare la lite, come ha riferito in aula, sarebbero state ragioni economiche: la vittima sostiene di vantare un credito di circa 10mila euro per gli animali che conferiva alla cooperativa di cui l’ottantenne era presidente, ma per i quali, a suo dire, non veniva adeguatamente retribuito, considerando anche le quote versate per fare ingresso nell’associazione. Le richieste di denaro andavano avanti da diverso tempo, ma senza soluzione.

«Quel giorno l’ho incontrato in strada mentre passavo con l’auto - ha raccontato al giudice il 55enne -. Ho visto che stava gettando delle bottiglie nell’isola ecologica, così mi sono fermato per raggiungerlo e chiedergli spiegazioni sul perché non venissi pagato. Lui mi ha risposto che dovevo smettermela di chiedergli soldi». A quel punto la situazione è degenerata all’improvviso. L’ottantenne, difeso dall’avvocato Matteo Magistrelli, avrebbe perso le staffe.

«Mi ha detto di andarmene, altrimenti mi avrebbe ammazzato - ha proseguito nel suo racconto -. Un attimo dopo, ha preso una bottiglia e me l’ha data in testa». L’anziano si sarebbe allontanato, per poi tornare poco dopo sul posto, dove nel frattempo erano intervenuti 118 e carabinieri. «Non ho mai fatto causa all’associazione perché speravo di risolvere la questione in modo bonario», ha spiegato il 55enne che era stato denunciato dal socio (e assolto dal giudice di pace) il quale sosteneva di essere stato a sua volta aggredito. Il processo riprenderà il 29 febbraio. 

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